Lavoro: la Cgil lancia il referendum per ripristinare l’art 18 dello Statuto dei lavoratori

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Susanna Camusso continua la battaglia sua e della Cgil contro le politiche del lavoro del governo Renzi e lancia un referendum, promosso dalla Cgil con 3,3 milioni di firme, con l’obiettivo di ripristinare l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, cancellare i voucher (ribattezzati dal sindacato «la nuova frontiera del precariato»), riesumare la responsabilità in solido di appaltatore e appaltante, in caso di violazioni nei confronti del lavoratore. Una bomba sotto il Jobs Act, una delle punte di lancia dell’esecutivo Renzi che ha aperto da tempo una guerra con il sindacato e ha fatto scoppiare una furiosa polemica tra i Democratici.

L’Ufficio centrale per il referendum della Cassazione ha già dato il via libera. Ora (il 10 gennaio) spetta alla Corte Costituzionale pronunciarsi. Se fosse ammesso il governo dovrà fissare una data per il referendum tra il 15 aprile e il 15 giugno. Tranne se in quel lasso di tempo non venissero indette elezioni anticipate: in quel caso la consultazione referendaria verrebbe rinviata di un anno.

Ma né il Pd né il nuovo esecutivo hanno intenzione di ricominciare una battaglia referendaria votata al fallimento, ricominciare in primavera una battaglia politica nel Paese, nonostante si tratti di difendere uno degli architravi della politica renziana. «Dopo la sconfitta del Sì al referendum costituzionale, non è il caso di rischiare un’altra batosta», spiega un renziano del giglio magico mentre entra nell’aula della Camera per votare la fiducia a Gentiloni. E aggiunge: «Questo, a differenza di quello costituzionale, è un referendum che prevede il quorum, ma con l’aria che tira e visto l’argomento ad alto tasso di sensibilità sociale il quorum verrebbe sicuramente raggiunto. In questo caso vincerebbero i Sì e per noi sarebbe una Caporetto».

Il tema è stato sollevato da Cesare Damiano, presidente della commissione Lavoro, all’assemblea dei deputati del Pd. «Attenzione, è un problema enorme da non sottovalutare», ha detto dopo aver avuto un colloquio con il ministro Dario Franceschini, presente alla riunione del gruppo parlamentare Pd. Franceschini ha chiesto delucidazioni e l’ex sindacalista e ministro del lavoro gli ha spiegato che è necessario al più presto affrontare questa rogna enorme. «Sui voucher il problema si può risolvere tornando alla legge Biagi e dando ai voucher carattere occasionale e accessorio. Molto più difficile evitare il referendum sull’articolo 18 – ha spiegato Damiano – ma non possiamo stare fermi quando i dati Inps indicano una crescita dei licenziamenti, soprattutto di quelli disciplinari».

 

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