Pensioni, perequazione: la diffida da inviare alla presidenza del Consiglio, il modulo

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Matteo Renzi e Tito BoeriSono state pubblicate da tempo sui giornali e le riviste specializzate le istruzioni sulle modalità attraverso le quali tutti i pensionati del pubblico e del privato impiego, colpiti dal blocco della perequazione inflitto dalla Legge Fornero, possono sfruttare l’opportunità di chiedere la restituzione di quanto trattenuto dall’Inps, a seguito della sentenza n. 70/2015 della Corte Costituzionale che ha statuito l’incostituzionalità dell’art 24, comma 25 del DL n. 201/2011 convertito in Legge 22.12.2011 nr.214, rispettivamente:

1°) Costituendo in mora l’INPS per interrompere la prescrizione del diritto attraverso l’invio di apposita istanza-diffida da inviare all’Inps territorialmente competente con raccomandata a/r.

2°) Associandosi, se del caso, anche alla presentazione di ricorso collettivo, per il pubblico impiego dinanzi alla Corte dei Conti Regionale e per l’impiego privato dinanzi al giudice del lavoro territorialmente competente ( giudice del luogo di residenza), per l’affermazione giudiziaria del proprio diritto.

Adesso occorre anche:

3°) Inviare, entro il 10 dicembre, tramite pec o raccomandata RR altra diffida per l’interruzione della prescrizione alla Presidenza del Consiglio dei ministri, responsabile della solo parziale attuazione del disposto della Corte Costituzionale.

In allegato pubblichiamo nuovamente i moduli relativi, il primo da indirizzarsi all’Inps fac-simile-inps territorialmente competente (per chi non l’ha già fatto), il secondo alla Presidenza del Consiglio lettera-mora-presidenza .

 

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