Economia: i tabaccai denunciano i sindaci che limitano il gioco d’azzardo, danno erariale per 2,5 miliardi

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slot machineForte e decisa iniziativa dei tabaccai contro i sindaci che hanno emesso ordinanze per limitare il gioco d’azzardo, denunciandoli alla Corte dei Conti per danno erariale. Secondo la categoria questi provvedimenti causano un danno alle casse pubbliche e quindi denunciano i primi cittadini alla Corte dei Conti per danno erariale. Infatti le ordinanze avrebbero privato l’erario di 2,5 miliardi di euro l’anno, e pertanto i sindaci devono risponderne con il patrimonio personale.

Il primo esposto-denuncia è stato depositato alla Procura presso la Corte dei Conti della Lombardia contro il sindaco di Bergamo Giorgio Gori (Pd), che il 13 giugno ha emanato un’ordinanza «per contrastare fenomeni patologici connessi al gioco compulsivo». Riguarda new slot, sale giochi tradizionali, videolottery, sale scommesse sportive, lotterie istantanee e a estrazione, sia telematiche che cartacee. Prescrive una distanza minima di 500 metri dai «luoghi sensibili» (chiese, scuole, ospedali) e obbliga le sale a chiudere dalle 7,30 alle 9,30, dalle 12 alle 14 e dalle 19 alle 21.

L’ordinanza di Gori è simile a molte emanate dai Comuni negli ultimi quattro anni, ma è la prima a colpire anche scommesse sportive e «gratta e vinci», facendo di Bergamo l’unica città italiana in cui il gioco d’azzardo è completamente vietato in alcune ore. In estate i tabaccai l’hanno impugnata al Tar. L’udienza è stata fissata a febbraio dell’anno prossimo.

Sono ormai decine i contenziosi aperti in tutta Italia. I tabaccai, che sono concessionari dello Stato per il gioco legale e autorizzati delle questure, reclamano la violazione della libertà di iniziativa economica in un settore legale («l’alternativa è farlo gestire dalla malavita, come fino a 15 anni fa»). Inoltre accusano i Comuni di appropriarsi di una competenza legislativa riservata allo Stato. I sindaci rivendicano l’esercizio di poteri legittimi di regolamentazione per tutelare l’ordine pubblico e la salute pubblica in una materia delicata.

Altre denunce partiranno presto in Toscana, Piemonte e Veneto. L’esposto pilota quantifica il danno provocato dall’ordinanza. Nel 2015 a Bergamo sono state effettuate giocate per 284,7 milioni di euro, garantendo un gettito per l’erario di 25,5 milioni. Dopo l’ordinaza di Gori, le giocate del «10eLotto» sono calate del 24,5 per cento, quelle del Lotto del 22,5 e quelle del Gratta e Vinci del 14,8. Dunque, secondo i tabaccai, «a Bergamo appare ragionevole stimare un danno complessivo di 7,6 milioni l’anno». La proiezione del danno stimato su base nazionale è 2,5 miliardi l’anno.

 

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