Risorse per quasi 30 milioni di euro per i fondi rotativi rivolte agli investimenti delle aziende che puntano su tecnologie digitali per la smart manufacturing. Sono gli elementi principali contenuti nella comunicazione che l’assessore regionale alle attività produttive Stefano Ciuoffo ha fatto nel corso dell’ultima seduta di giunta sulla rimodulazione degli strumenti finanziari per le imprese.
“La Regione – ha spiegato Ciuoffo – nell’ambito del rilancio delle politiche regionali rivolte alle PMI, e in particolar modo sugli strumenti per sostenere investimenti strategici delle imprese, ha deciso, dopo un confronto con le categorie economiche e tenuto conto degli indirizzi del Consiglio regionale, di mantenere una quota per i fondi rotativi di 30 milioni di euro destinandoli in modo più selettivo volendo valorizzare progetti strategici per l’industria e i settori turismo e servizi”.
Superata la procedura a sportello, i progetti di investimento saranno valutati concentrando l’attenzione sugli interventi di carattere strategico territoriale e/o produttivo o di filiera di PMI che decideranno di adottare tecnologie digitali o smart manufacturing. L’attenzione è al settore manifatturiero nella sua globalità, al terziario e al turismo, e viene incentivata la cooperazione tra imprese e la loro aggregazione.
“Parliamo – ha aggiunto l’assessore – di azioni che rientrano nell’ambito della cosiddetta ‘Strategia industria 4.0′, il cui scopo è di ridurre il gap competitivo nei confronti dei paesi concorrenti e sulla quale anche il Governo sta lavorando. Una Toscana del futuro insomma, dove si aumenta la produttività e la competitività e si promuovono anche nuovi modelli di business. Abbiamo ottime carte da giocare: dal sistema moda di alta gamma alla meccanica strumentale fino alla logistica e ai sistemi di trasporto sfruttando le competenze presenti nel sistema della ricerca regionale, che nel campo della smart manifacturing e della fabbrica intelligente la Toscana può vantare eccellenze di assoluto valore. Sono convinto – ha concluso – che l’incentivare l’innovazione e il riposizionamento delle nostre imprese sia un percorso da intraprendere senza indugi e queste misure sono supporto reale per chi vuole provare a competere sui mercati internazionali”