L’allarme lanciato dalla Cgia di Mestre in merito al possibile aumento del prezzo della benzina è stato disinnescato dalla legge di stabilità. Si trattava di un automatismo, introdotto dalla finanziaria del 2014, ma il governo ha bloccato tutto. Il prossimo anno, infatti, non ci sarà alcun incremento delle accise su benzina e gasolio, lo prevede la legge di Bilancio che cancella, dunque, le norme introdotte con la finanziaria del governo Letta per il 2014. La misura prevedeva un aumento per due anni delle accise su benzina e benzina con piombo nonché dell’aliquota dell’accisa sul gasolio usato come carburante, che dovevano portare nelle casse dello Stato non meno di 220 milioni nel 2017 e 199 milioni nel 2018.
A dare l’allarme era stata la Cgia di Mestre, che, per bocca del coordinatore del suo ufficio studi si augurava, «che il governo sterilizzi questo rincaro. Sebbene il prezzo del petrolio sia molto contenuto, il prezzo del carburante alla pompa rimane troppo elevato soprattutto a causa del livello di tassazione che su un pieno di benzina incide per il 69 per cento e in quello di gasolio per il 67 per cento». E il Governo ha provveduto tempestivamente.
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