E’ scattato l’allarme. La paura è tanta. L’uragano Matthew si è abbattuto sulle Bahamas con raffiche di vento fino a 185 chilometri orari e piogge torrenziali, dopo aver provocato almeno 23 morti ad Haiti, quattro nella Repubblica Dominicana e numerosi danni a Cuba. Milioni di cittadini (da 5 a 8) hanno ricevuto l’ordine di sgomberare il litorale atlantico della Florida dove l’area di depressione gigante, senza dubbio la principale degli ultimi dieci anni, mostrerà i suoi effetti nella notte tra giovedì e venerdì,
secondo il centro americano di sorveglianza degli uragani (Nhc). I residenti della Florida sono stati avvertiti di un “attacco diretto” e secondo il governatore i danni potrebbero essere catastrofici. Il dipartimento, sulla traiettoria diretta dell’uragano, è rimasto isolato dal resto del Paese per diciotto ore.
«Siamo riusciti a entrare brevemente in contatto con la città di Jeremie (capoluogo del dipartimento) ma non abbiamo ancora notizie di altri comuni», si è rammaricato il portavoce della protezione civile di Haiti. Secondo il presidente ad interim, Jocelerme Privert. La situazione delle principali città haitiane è catastrofica.