«È il caso che Esselunga resti in mano italiana e che la politica se ne occupi se vuole davvero favorire il Made in Italy». Lo scrive su Facebook il presidente della Toscana, Enrico Rossi, ma c’è già chi obietta sul suo invito a farne una questione politica. In ogni caso, ecco ciò che il governatore scrive: «Caprotti, il padrone di Esselunga -continua Rossi- ha costruito una grande impresa che però, a differenza delle straniere, come Carrefour o Tesco, è un fenomeno solo nazionale. Per questo i prodotti italiani trovano più difficoltà ad essere esportati. Ma qui in Italia -accusa Rossi- si preferisce discettare su Falce e carrello e fare polemiche retrò, mentre il Paese rischia di perdere i suoi campioni nazionali che finiscono in mani estere. Senza un adeguato sistema distributivo italiano presente a livello internazionale per chi produce diventa più difficile esportare e vendere all’estero i propri prodotti. Vogliamo parlarne?».