Firenze, tunnel tav: Nardella soddisfatto, progetto impattante e superfluo. Ma Rossi è deluso

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Tunnel TavPrimi commenti alle anticipazioni fornite dall’Ad delle Ferrovie Renato Mazzoncini in merito al progetto di sottoattraversamento tav di Firenze e alla rinuncia alla stazione Foster.

NARDELLA – Il Sindaco non nasconde la sua soddisfazione: “noi insistiamo sulla verifica della centralità di Santa Maria Novella. I passeggeri toscani e fiorentini vogliono arrivare al centro di Firenze, dove peraltro convergono tutte le linee della tramvia, esistenti e da realizzare. Fs deve scioglierci questo nodo. Firenze è pronta a concludere questa opera pubblica importante, ma noi vogliamo pagare il prezzo giusto in termini di impatto ambientale, di cantieri, di utilità ed efficacia della soluzione trasportistica. Ogni giudizio è comunque rinviato alla riunione del 18 ottobre, dove voglio vedere nel dettaglio la proposta di Fs e voglio confrontarmi col governo e con la Regione. Detto questo, mi pare che le dichiarazioni di ieri di Mazzoncini vadano nel senso delle nostre aspettative di Firenze, che sono anzitutto tutelare il trasporto regionale, attuando il programma firmato fra Regione e Fs sull’incremento dei passeggeri del trasporto regionale, e dall’altro lato verificare un superamento del progetto Foster, che a nostro giudizio, e non è la prima volta che lo diciamo, prima di me lo ha detto Renzi sindaco, è un progetto troppo impattante e, forse, superfluo”.

ROSSI – Visibilmente deluso il governatore Enrico Rossi, da sempre fautore dell’opera, che considera importante per sviluppare il trasporto dei pendolari, ma anche per incentivare il lavoro delle cooperative rosse. “Aspettiamo di essere convocati. Contrariato dal piano industriale? Leggeremo, sentiremo quello che ci diranno. Ho sentito il ministro Delrio che ha detto che si fanno solo opere utili, non vorrei che diventasse utile lo stretto di Messina ed inutile il sottoattraversamento”.

CONSIGLIERI PD – “I vertici aziendali di Fs e Rfi, nel presentare il proprio piano industriale per i prossimi 10 anni, hanno rivelato alcune anticipazioni sul futuro del nodo Av fiorentino. Sembra che insieme alla Foster e al tunnel sotterraneo a svanire sia anche la prospettiva per Firenze di avere finalmente una stazione per l”alta velocità”. E’ quanto dicono le consigliere regionali Pd, Serena Spinelli e Fiammetta Capirossi. “Pare che sia questo che Ferrovie ha in mente per Firenze e la Toscana, concedendoci forse un breve tunnel destinato solo ad ”alleggerire” il traffico su Santa Maria Novella – aggiungono – che continuerebbe a ricevere anche i treni veloci e ad essere una stazione di testa, dato che nelle previsioni di Fs e Rfi sarà sufficiente il nuovo sistema di segnalamento e distanziamento per raddoppiarne la capacità. Servono, invece, maggiori garanzie per i pendolari toscani”.

ALTERNATIVA LIBERA – “Chi parla di occasione persa pensi piuttosto a quante opportunità si siano sprecate in questi anni con i soldi divorati dal folle progetto del tunnel TAV. Sono questi progetti che rappresentano un’enorme zavorra e impediscono di proiettare Firenze verso il futuro” lo dichiarano in una nota congiunta l’on. Samuele Segoni e la consigliera comunale di Firenze Miriam Amato, esponenti di Alternativa Libera, in merito alla modifica del progetto TAV di Firenze annunciato ieri dall’ad di Ferrovie, Renato Mazzoncini, e aggiungono “invece di un buco inutile come il Foster avremmo potuto migliorare le condizioni di viaggio dei pendolari e ripensare un trasporto urbano più efficiente e pulito. Finché il Presidente Rossi insisterà con la separazione dei flussi tra alta velocità e treni regionali, vorrà dire condannare in futuro migliaia di pendolari del Valdarno alla linea lenta visto che il problema è il ‘collo di bottiglia’ di Rovezzano come fa capire lo stesso Ad di Ferrovie. La Regione ora faccia una cosa sensata, ascolti le esigenze dei cittadini e le richieste dei comitati, il traffico ferroviario potrà migliorare unicamente con l’innovazione tecnologica e non con la separazione dei flussi” termina la nota.

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Sono già cominciate le schermaglie politiche, ma ne sapremo di più il 18 ottobre, giorno in cui le Ferrovie sveleranno il piano ormai non più tanto segreto.

 

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