Sciopero a «La Nazione»: i giornalisti si scusano con i lettori per la qualità del giornale in edicola

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La sede de La NazioneE’ possibile che la vertenza del gruppo Poligrafici editoriale (La Nazione, Il Resto del Carlino, Il Giorno, Quotidiano Nazionale) sia portata, la prossima settimana al tavolo romano di confronto fra la Fieg (la federazione degli editori) e la Fnsi (la federazione della stampa, sindacato unico e unitario dei giornalisti). L’Associazione Stampa toscana sarà a quel e tavolo e, come ha dichiarato il suo presidente, Sandro Bennucci, vorrà che venga chiarito un aspetto fondamentale: se l’editore ha intenzione, o meno, di rispettare gli accordi sui prepensionamenti, sottoscritti al ministero de lavoro, e dai quali ha ottenuto innegabili benefici.

Intanto, oggi il coordinamento dei comitati di redazione delle quattro testate hanno deciso di scusarsi con i lettori per la qualità del giornale uscito in edicola durante il loro sciopero. «Anche oggi, come ieri – hanno scritto i cdr in una nota che sarà sul giornale di domani, 29 settembre – i giornalisti della Poligrafici Editoriale hanno scioperato contro il piano presentato da Azienda e direzione che prevede pesanti tagli agli organici, chiusure di redazioni e mancate assunzioni di colleghi precari, anche in presenza di accordi firmati al ministero del lavoro. Nonostante il corpo redazionale, come dimostrano le assemblee tenute in questi giorni, sia compatto nel dire no a questa riorganizzazione che metterebbe a serio rischio la qualità dei nostri giornali, la direzione ha deciso di confezionare comunque un giornale (chiamarlo così è un’offesa nei confronti dei giornali veri), presentando in edicola un prodotto neanche lontanamente paragonabile a quello che tutti i giorni le centinaia di giornalisti di questo gruppo concorrono a realizzare. Per questo motivo i giornalisti della Poligrafici Editoriale – sottolineano nella parte finale della nota – si scusano con i lettori dei loro giornali e continueranno a difendere, con l’aiuto della Federazione nazionale della stampa e delle associazioni regionali, non solo i loro diritti, ma la qualità di testate storiche con centinaia di anni alle spalle».

Il presidente della giunta regionale della Toscana, Enrico Rossi, ha scritto: «La forza di un giornale sta nella autorevolezza dei suoi giornalisti e nella qualità del suo rapporto con la comunità dei lettori e con il territorio. Sono convinto che ogni progetto che si proponga di ridisegnarne il profilo, anche in un momento come questo, di obiettiva difficoltà per la carta stampata, debba comunque tenere saldi questi due fondamentali punti di riferimento. E questo è tanto più vero per una testata come La Nazione, che ha radici così profonde nella vita della Toscana e delle sue città. Il mio auspicio è che questo giornale possa continuare a rappresentare con ricchezza, completezza e vivacità la vita sociale, culturale e politica della nostra regione».

 

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