Firenze, Nardella: il numero chiuso è impraticabile nelle città d’arte

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TuristiIl numero chiuso mi sembra difficile da praticare. Con gli obblighi e i doveri nel caso del turismo e della cultura credo che si faccia un buco nell’acqua”. Ne è convinto Dario Nardella sindaco di Firenze, intervistato da Askanews in occasione della preview della mostra “La Divina Commedia di Venturino Venturi” a Villa Bardini, promossa da Generali e Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Il tema del “numero chiuso”, che a Firenze è stato posto per l’accesso a Ponte Vecchio, si è riaffacciato durante il colloquio informale col ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini presente all’evento.
Il ministro ha ricordato come “da più parti si chiede, ad esempio, di limitare l’accesso dei turisti a piazza San Marco, che oggettivamente non può sostenere un numero infinito di visitatori”. Ma, per Nardella, “non si possono costringere le persone a non visitare luoghi che magari vorrebbero visitare e che da anni hanno desiderato conoscere. Più sensato è promuovere percorsi, progetti, luoghi da visitare fuori dagli ambiti più noti. Si tratta sempre di dare delle alternative alle persone per convincere a spostarli”.
“L’idea di promuovere percorsi alternativi che possano allargare, spalmare sul territorio i flussi dei turisti, è molto convincente. Ma soprattutto – ha concluso Nardella – percorsi che facciano conoscere anche ai fiorentini fino in fondo la loro città”

 

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