Le imprese toscane si classificano al quarto posto in Italia secondo l’indice di coesione sociale, ossia la capacità di camminare con le comunità, coinvolgere i cittadini e i consumatori, valorizzare e sostenere i lavoratori, relazionarsi alle energie dei territori: lo rivela il rapporto “Coesione è competizione. Le nuove geografie della produzione del valore in Italia”, realizzato da Fondazione Symbola e Unioncamere e pubblicato dal Sole 24 Ore oggi in edicola, uno studio che coglie fattori strategici che talvolta possono collocarsi su lunghezze d’onda che gli indicatori economici più diffusi non percepiscono. L’indice (relativo all’anno 2014), è calcolato attraverso tre parametri: attenzione al lavoro e alla legalità (il livello di regolarità dell’occupazione), impegno nel non profit (la diffusione del volontariato) e relazionalità d’impresa (quelle aziende che hanno relazioni con altri soggetti economici).
La Toscana ha un punteggio di 109,4 (superiore alla media dell’Italia, che è di 100): al primo posto il Trentino Aldo Adige (137,4), seguito da Lombardia (114,5) e Veneto (113,5).
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