Accademia dei Georgofili e Unicoop Firenze insieme per promuovere la cultura alimentare: è stato firmato questa mattina dai presidenti, Giampiero Maracchi e Daniela Mori (nella foto), un protocollo d’intesa con il quale l’Accademia si impegna a dare il proprio contributo in varie iniziative di formazione e informazione, rivolte sia ai consumatori che ai dipendenti della cooperativa, sia all’interno della sede accademica in Logge degli Uffizi Corti che nei supermercati Coop.
Tra i temi previsti la qualità dei prodotti toscani, l’alimentazione e i cambiamenti climatici, i processi di preparazione alimentare, gli stili di vita, le produzioni agricole toscane e la corretta lettura delle etichette. La collaborazione partirà a ottobre, con le prime attività per svilupparsi poi ulteriormente a gennaio con seminari tematici, visite guidate a aziende toscane alla presenza di un accademico, incontri aperti al pubblico e altre occasioni educative e divulgative.
Al progetto parteciperà anche l’Agenzia regionale di sanità, che darà il suo contributo ad alcune attività, in particolare a quelle legate al tema della salute e della corretta alimentazione.
«Quando un gruppo di intellettuali proposte al Granduca di Toscana, nel 1753, la costituzione dell’Accademia – dice Maracchi – stava nascendo un’epoca nuova in cui l’interesse per il territorio, per la vita delle popolazioni, per l’economia della regione divenivano sempre più importanti. Oggi, a distanza di 263 anni, ci troviamo in una situazione analoga. In fondo, la Coop rappresenta il Granduca di Toscana di oggi, con gli interessi di molti cittadini e le aspirazioni di molti produttori toscani. Per questo si è deciso di sviluppare un percorso comune nel quale parlare della storia dei prodotti, del territorio toscano, delle sue tradizioni, del passare delle stagioni, degli stili e vita e delle eccellenze sviluppatesi in molti secoli di storia».
Per Mori «questo progetto rappresenta un’occasione di mettere in pratica la vocazione di Unicoop Firenze: quella di rendere accessibili al maggior numero di persone le informazioni necessarie per seguire una corretta alimentazione e, al tempo stesso, per avere una migliore conoscenza dei prodotti del territorio».
«Le startup come questa – aggiunge Andrea Paolini, direttore generale della FondazioneToscana Life Sciences che ospita Vismederi nei propri spazi senesi – vanno a ricoprire un bisogno ed hanno, per questo, un mercato e delle potenzialità reali. È l’esempio emblematico di come si può fare impresa partendo dalle competenze universitarie, puntare sui giovani e crescere in maniera importante. Continuiamo, tutti insieme, a portare avanti il progetto del polo senese delle biotecnologie: sarà il motore di sviluppo per il nostro territorio anche nei prossimi anni».
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