Passaporti, questura di Firenze: 7 giorni per il rilascio. Ne sono stati emessi 8mila dall’inizio del 2023

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La Polizia di Stato mantiene sempre alta l’attenzione sui servizi offerti ai cittadini, tra i quali il rilascio del documento sia di viaggio che di riconoscimento rilasciato in Italia dalle Questure e all’estero alle Rappresentanze diplomatico-consolari, ovvero il “passaporto”.

Proprio per far fronte alle sempre maggiori richieste e per ridurre i potenziali disagi ai fiorentini, lo scorso 2 dicembre, il Questore Maurizio Auriemma ha firmato con 4 comuni dell’hinterland un protocollo d’intesa, grazie al quale oggi è possibile prenotarsi online per il rilascio del passaporto: i cittadini residenti nella provincia, ma oggettivamente distanti dagli uffici di polizia del capoluogo toscano, hanno ora la possibilità di vedere conclusa la pratica a “chilometro zero”.

Sono già quasi un migliaio i titoli per l’espatrio elaborati e (a rotazione un mercoledì al mese) consegnati direttamente dalla Polizia di Stato tra Borgo San Lorenzo, Pontassieve, Figline e Incisa Valdarno, Barberino Tavarnelle.

Sulla base di quanto emerso, anche in questi mesi invernali le richieste segnano un trend in continuo aumento: a dicembre sono arrivate sulle scrivanie della Divisione Amministrativa e Sociale della Questura circa 4000 richieste, comprese anche quelle presentate ai vari commissariati di zona e, come anticipato, nei 4 comuni fiorentini.

A gennaio il dato è arrivato a oltre 5000 istanze con un aumento di circa il 28% rispetto al mese precedente. A febbraio si è superato invece di gran lunga le 6000 pratiche prese in carico dalla Questura, con un incremento del 24% rispetto a gennaio e addirittura del 59% se paragonato al mese di dicembre dello scorso anno.

Ad oggi, 2 marzo 2023, la media dei passaporti rilasciati ogni mese si attesta intorno ai 4000 documenti e i tempi per la lavorazione delle pratiche a febbraio si sono più o meno stabilizzati intorno ai 7 giorni lavorativi.

Non tutte le richieste vanno però sempre così rapidamente a buon fine: il tempo stimato resta di solito sui 15 giorni, anche in ragione di eventuali problematiche che richiedono un’elaborazione più lunga.

Dietro ad ogni pratica c’è poi sempre un complesso e articolato lavoro di cosiddetto “back office”.

Il rilascio dei passaporti, visto dal punto di vista degli agenti, richiede accurati accertamenti, poiché viene emesso un documento di identità della Repubblica Italiana riconosciuto in tutto il mondo.

Come primo step gli operatori agli sportelli ricevono tutta la documentazione (elencata anche sul sito www.poliziadistato.it), comprensiva delle foto tessera, che naturalmente deve essere inserita telematicamente nei sistemi informatici dedicati, dopo aver certificato il tutto tramite una firma digitale dell’utente.

Da questo momento in poi comincia la vera e proprio gestione della pratica. Innanzitutto devono essere fatte preliminarmente accurate verifiche sulla veridicità e piena corrispondenza dei dati forniti dalla persona interessata, anche con particolare attenzione a tutte quelle situazioni alle quali sono legati, a qualsiasi titolo, bambini o minori in genere.

Il passo successivo è la verifica di eventuali pendenze penali della persona che ha presentato domanda per avere un documento che di fatto lo autorizza a lasciare l’Italia.

In caso positivo è necessario richiedere e ottenere obbligatoriamente il via libera del Tribunale a cui spetta l’onere di certificare la mancanza di esigenze, connesse a motivi di giustizia, per le quali non è consentito l’espatrio.

Gilda Giusti

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