Sono oltre mille tra “federazioni, associazioni, comunità, organizzazioni, università arabe, musulmane, italiani di origine straniera e le moschee in tutta Italia” le adesioni giunte finora all’iniziativa lanciata dal presidente delle Co-mai (Comunita’ del mondo arabo in Italia), Foad Aodi, che vedrà moschee e luoghi di preghiera musulmani aperti ai cristiani l’11 e 12 settembre prossimi. L’idea, spiega Aodi, nell’anniversario degli attentati delle Torri Gemelle, è di riprendere il percorso di unità iniziato a luglio, quando migliaia di musulmani si erano recati nelle chiese per testimoniare l’indignazione e la solidarietà dopo l’assassinio di padre Jacques Hamel in Francia. L’iniziativa ”Cristiani in moschea” “ripropone a parti inverse – sottolineano i promotori – quella dei ”Musulmani in chiesa”, che il 31 luglio scorso ha portato oltre 23 mila islamici in diverse chiese italiane a pregare con i cristiani per le vittime del terrore”.
L’invito, rivolto “a tutti i cristiani e fedeli delle altre religioni e laici”, prevederà due momenti: l’11 settembre, dalle 17 alle 20 le moschee saranno aperte per ospitare dibattiti e accogliere chi vorrà portare un “messaggio di pace e solidarietà per abbattere il muro delle paure e dei pregiudizi”. Il 12, invece, per la festa dell’Eid, le moschee e i luoghi di preghiera saranno aperti sin dal mattino per gli scambi di auguri.
Nei giorni scorsi le Co-mai e il movimento internazionale “Uniti per unire” hanno chiesto a Papa Francesco di rispondere all’appello #Cristianinmoschea, per una preghiera interreligiosa l’11 settembre, alla vigilia della festività islamica dell’Eid.