Inflazione morde: più 100 euro per pane e pasta. Nuova stangata sulle famiglie

Share on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterPrint this pageEmail this to someone

Non sono più il cibo a buon mercato e per tutte le tasche, il pane e la pasta. Nel 2022 hanno dato agli italiani "una mazzata" piazzandosi insieme ai cereali al primo posto nella classifica dei rincari dei prodotti alimentari e bevande analcoliche per una spesa di circa 100 euro su circa 513 in più (9,1%) rispetto al 2021 sborsati in media da una famiglia ‘tipo’, cifra che può superare i 700 euro per una coppia con due figli.

TOP TEN – A stilare la top ten dei rincari, avvenuti l’anno scorso è l’Unione Nazionale Consumatori dopo aver elaborato i dati Istat per calcolare l’inflazione media provvisoria del 2022 e la classifica dei rincari, sia dei prodotti alimentari e bevande analcoliche sia di quelli non alimentari. Guardando ai rialzi dei prodotti alimentari (9,4% per 488 euro), la voce "pane e cereali" (che include pane, pasta, farina e riso) si piazza in cima con 100 euro in più a fronte di un’inflazione media del 10,9%. Il pane (fresco e confezionato) e la pasta (fresca, secca e preparati di pasta) hanno visto aumenti rispettivamente di 29 (11%) e 24 euro (17,3%). Al secondo posto i vegetali che, con l’inflazione maggiore di questa graduatoria (+11,8%), sono costati mediamente 92 euro in più a famiglia.

CARNI – Medaglia di bronzo per le carni, con una stangata pari a 87 euro (+7,2%) con il pollame, in particolare, che ha segnato il balzo più alto (+13,4%) e un aggravio di 31 euro. Appena giù dal podio, secondo la classifica dei rincari dell’Unc, latte, formaggi e uova (+9,5%, pari a 69 euro), poi pesci e prodotti ittici (+7,7%, 40 euro), al sesto posto la frutta (+7,1%, 36 euro). Seguono oli e grassi (+18%, 31 euro) ma l’olio diverso da quello di oliva spicca il volo con +51,6% rispetto al 2021, pari a 13 euro di rincaro. All’ottavo posto acque minerali e bevande analcoliche (+8,7%, +23 euro) e al nono zucchero, confetture e miele (+7,3%, +16 euro). Chiudono la top ten gli altri prodotti alimentari: salse, piatti pronti, alimenti per bimbi, integratori alimentari hanno visto un aumento del 6,5% mentre caffè, tè e cacao del 5,2% per un rialzo di 9 euro.

OLIO – Guardando all’inflazione, svetta – come detto – l’olio diverso da quello d’oliva (51,6%), seguito dal burro (+28,2%) e dallo zucchero, +19%. Ci sono poi la farina (+18,5%), il riso (+17,9%), la margarina (+17,8%), la pasta – fresca, secca e preparati di pasta – (+17,3%), il latte conservato (+16,5%), i vegetali freschi (+14,3%). Chiude la top il pollame (+13,4%). Per la top ten 2022 dei rincari dei prodotti non alimentari, al primo posto per l’inflazione c’è l’energia elettrica, "con un astronomico +110,4%", afferma l’Unc che indica al secondo posto i voli internazionali (+85,9%) e al terzo il gas naturale e di città (+73,7%). Al quarto posto il gasolio per riscaldamento (+38,4%), seguito da Gpl e metano (+33,3%) e al sesto gasolio per mezzi di trasporto (+22,1%). Al settimo supporti con registrazioni di suoni, immagini e video (+20,5%), poi voli nazionali (20%), Al nono apparecchi per la telefonia fissa (16,7%) e al decimo macchine fotografiche e videocamere (16,4%).

Gilda Giusti

Leggi anche:   Canfora (81 anni) rinviato a giudizio: accusato di aver diffamato Giorgia Meloni

Calendario Tweet

aprile 2024
L M M G V S D
« Mar    
1234567
891011121314
15161718192021
22232425262728
2930