Nel 1990 gli omicidi in Italia erano 3.012 ma negli ultimi 15 anni la curva è in costante calo: erano 632 nel 2007, sono 309 al 28 dicembre di quest’anno. Dai dati elaborati dalla Direzione centrale della polizia criminale sulla base dell’indagine Eurostat, il nostro appare uno dei Paesi più sicuri con uno dei più bassi rapporti tra numero degli omicidi e popolazione.
Confrontando il numero degli omicidi per 100 mila abitanti, su 32 Paesi presi in esame, l’Italia con un tasso dello 0,6% risulta il Paese più sicuro dopo Norvegia e Svizzera. La Germania ha un tasso dello 0,9%, il Regno Unito (Inghilterra e Galles) il doppio dell’Italia (1,2%) e la Francia più del doppio (1,4%).
Tendenza confermata anche dai dati 2021 resi disponibili dagli esperti italiani per la sicurezza, comparando gli omicidi volontari su 100 mila abitanti nelle città europee più rappresentative con l’aggiunta di realtà metropolitane degli Usa e del Canada: statistiche in cui Milano e Roma sono tra le realtà piu’ sicure con un tasso dello 0,6% (seconde solo a Madrid e Oporto).
A parte il dato impressionante delle città americane, con un tasso di 32,7% per Washington e del 29,1% per Chicago, tra le citta’ europee Bruxelles e’ al vertice per incidenza di reati sanguinari con un tasso del 14,8% (Birmingham 13%, Parigi 4,6% in base al dato 2020).
Se il tasso di incidenza degli omicidi rispetto alla popolazione è un dato di per sé già molto eloquente, anche i valori assoluti possono aiutare a fornire un quadro più comprensibile del fenomeno. A fronte dei 26 omicidi a Roma (su di una popolazione di oltre 4, 2 milioni di abitanti) e di 19 a Milano (su oltre 3,2 milioni di abitanti), Bruxelles conta 179 omicidi (su di una popolazione di 1,2 milioni di abitanti) e Parigi ne registra 100 (su 2,1 milioni di abitanti). Dei 26 omicidi in provincia di Roma, 16 si sono verificati nell’area comunale con un’incidenza che rimane dello 0,6% rispetto alla popolazione.