Piazza Affari chiude male la settimana, con il Ftse Mib in calo dell’1,13% in scia all’andamento negativo di Wall Street e delle altre Borse europee, preoccupate per il fatto che i buoni dati sull’occupazione americana confortino la Fed nel proseguire sulla strada del rialzo dei tassi. A Milano hanno sofferto Stm (-5,3%), Inwit (-3%), Nexi (-2,5%), Moncler (-2,5%) e A2A (-2,1%).
Fiacche anche le auto con Ferrari (-2,4%), Cnh (-2,4%) e Stellantis (-1,9%). In controtendenza Leonardo (+3,1%), tengono i bancari, con in testa Mps (+1,6%) che cerca di chiudere il consorzio di garanzia per l’aumento di capitale, davanti a Bper (+0,7%) e Banco Bpm (+0,6%). Bene i petroliferi Tenaris (+1,3%) ed Eni (+0,9%) in scia al rialzo del prezzo del petrolio, bene anche Campari (+1,2%)
Chiusura in rialzo per lo spread Btp-Bund, con il rendimento del decennale italiano che si allarga di quasi otto punti base, a quota 249,9, in un contesto di vendite generalizzate per i titoli di Stato dell’Eurozona. Il rendimento dei bond italiani, maglia nera nel Vecchio Continente, sale 18,8 punti base, al 4,68%, con uno spread di appena dieci punti base rispetto al 4,78% dei titoli decennali della Grecia, già considerata dai mercati meno rischiosa sulle durate a due e cinque anni.