I sondaggi politici finora pubblicati non sembrerebbero avere dubbi: il centrodestra vincerà le prossime elezioni, con l’unico interrogativo che sembrerebbe riguardare il possibile raggiungimento o meno di una maggioranza di due terzi nel prossimo Parlamento, soglia che consentirebbe alla coalizione di poter modificare la Costituzione senza che le opposizioni possano richiedere un referendum abrogativo a riguardo.
In questo scenario, Bidimedia ha realizzato un modello che simula l’esito del voto sulla base dei sondaggi delle ultime due settimane e di come si è votato nelle precedenti elezioni politiche.
L’esito delle elezioni, che è stato simulato 10.000 volte, stando a Bidimedia, sarebbe già chiaro: senza contare gli 8 deputati eletti all’estero e quello in Valle d’Aosta, alla Camera il centrodestra dovrebbe ottenere 255 seggi su un totale di 400.
Stando a questa stima, il centrodestra non sarebbe lontano alla Camera dal raggiungimento di una maggioranza dei due terzi (266 seggi): alle prossime elezioni così potrebbero essere decisivi i collegi uninominali considerati incerti, stimati in 12, che consentirebbero il raggiungimento di quella fatidica cifra. I collegi dove la partita sarebbe aperta si trovano prevalentemente nelle regioni tradizionalmente rosse, Toscana e Emilia-Romagna, e nelle grandi città. In Toscana figurano Livorno, Prato, Pisa, Grosseto, in Emilia Romagna Ravenna, Carpi, Modena, Imola, Forlì, Reggio Emilia. Sono queste le sfide più interessanti e delicate.
Contro l’ipotesi di una modifica unilaterale della Costituzione si erano già in precedenza scagliati politici e costituzionalisti di sinistra, che non ritengono possibile il cambio della Carta fondamentale solo ad opera di una sola parte politica. Ma probabilmente anche il centrodestra, in caso di vittoria schiacciante, non pretenderà di fare tutto da solo.
PAOLO PADOIN