Bordate contro la nave rigassificatore che il governo ha deciso d’installare a Piombino arrivano da Comitati e dal segretario di SI Fratoianni.
COMITATI – L’esenzione dalla procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via) “riteniamo non sia applicabile al caso specifico del rigassificatore proposto a Piombino”, e sarebbe “una violazione ai principi costituzionali e alle direttive europee”. Lo affermano il Comitato Salute Pubblica Piombino Val di Cornia e il comitato La Piazza Val di Cornia in una lettera inviata al commissario europeo all’ambiente, Virginijus Sinkevicius.
Una Via in un contesto simile, sostengono i comitati, “con vicinissimi elementi vulnerabili, non avrebbe superato, a nostro avviso, l’approvazione degli organi tenuti ad esprimersi, poiche’ innanzitutto avrebbero dovuto valutarne la fattibilita’, in un ambiente altamente antropizzato. La procedura che esonera la Via potrebbe facilitare l’approvazione di un progetto che altrimenti non sarebbe accoglibile, per l’impossibilita’ di eliminare seri rischi alla popolazione”.
La lettera e’ stata inviata anche al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ai ministri della Transizione ecologica e della Cultura, al commissario straordinario per il rigassificatore Eugenio Giani governatore della Regione Toscana.
FRATOIANNI – Ma anche il segretario di SI Nicola Fratoianni spara a zero contro la nave. “Nella giornata di Ferragosto un principio di incendio su una nave cargo nel porto di Piombino. Per fortuna rapidamente domato, senza conseguenze su persone e cose. Tuttavia una domanda al ministro uscente Cingolani e al commissario straordinario Giani sorge spontanea: siete proprio sicuri che quel porto sia la località migliore per posizionare un Rigassificatore galleggiante? Servirebbe un ripensamento serio ed urgente su una scelta che ancor oggi non viene motivata con chiarezza e trasparenza.”
GIANI – Reagisce subito il presidente-commissario: “Apprendo con sconcerto le dichiarazioni dell’onorevole Fratoianni con le quali equipara un evento ordinario, un incendio su una nave cargo prontamente domato, a quello che potrebbe accadere con il posizionamento della nave di rigassificazione nel porto di Piombino per un periodo limitato. Si tratta di un esempio palesemente improprio tra due fatti completamente diversi. Da chi ricopre ruoli istituzionali mi aspetto un maggior senso di responsabilità. Al di là delle opinioni che ciascuno esprime, dovremmo evitare espressioni di procurato allarme – conclude Giani- laddove non ci siano i presupposti, ciò per non ingenerare timori infondati nella popolazione”.
