Sanzioni alla Russia, Renault in profondo rosso, perdite per 1,6 miliardi di euro

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Il colosso automobilistico francese Renault, in seguito alla decisione di uscire dal mercato russo dopo l’invasione dell’Ucraina, ha visto i suoi conti precipitare in profondo rosso nel primo semestre del 2022, con perdite di 1,6 miliardi di euro: lo comunica la stessa Renault in un comunicato, nel quale si dice fiduciosa in un rimbalzo nel prossimo futuro favorito dai nuovi modelli. Le sanzioni alla Russia si stanno rivelando spesso un danno per le aziende europee.

Le perdite fra gennaio e giugno sono ancora più pesanti se paragonate alla crescita dei profitti del gruppo francese di 360 milioni di euro nello stesso periodo del 2021.

Tra i punti positivi, Renault ha realizzato un margine operativo del 4,7% contro 2,1% lo scorso anno. E’ meno del 14% realizzato da Stellantis, il suo rivale nato dalla fusione tra Psa e Fca, ma è comunque un progresso. Esclusa la Russia, il risultato netto delle attività di Renault è di 657 milioni di euro. Il gruppo di Boulogne-Billancourt si mostra ottimista per il futuro ed aumenta leggermente le previsioni per l’anno 2022.

“Aumentiamo le nostre prospettive di margine operativo al 5%”, ha precisato il direttore generale di Renault, l’italiano Luca De Meo. Una percentuale conforme agli obiettivi di lungo termine. Renault conferma che la crisi dei semiconduttori frenerà la produzione di 300.000 veicoli nel 2022 e che l’aumento dei costi delle materie prime pesa sui conti per 797 milioni di euro

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