Draghi al G7 “avanti a fianco dell’Ucraina con le sanzioni a Mosca. Costringiamo Putin a trattare”.

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“Il G7 resta ancora il punto di raccordo, di coordinamento più importante al mondo per la politica tout court: sicurezza, economica, internazionale. Occorre però essere consapevoli che ormai rappresentiamo una minoranza nel mondo, anche se una minoranza potente”. E’ la premessa utilizzata dal premier Mario Draghi per illustrare in conferenza stampa le conclusioni del vertice di Elmau, sulle Alpi Bavaresi.

“Il G7 – ha osservato il premier – è consapevole che se vuole che i propri temi, come quelli della difesa delle democrazie, dell’avversione alle autocrazie, si diffondano del mondo, occorre avvicinare gli altri Paesi, renderli compartecipi dei momenti fondamentali”. Dalla discussione durante il G7 ” è venuto fuori che quei Paesi che hanno un atteggiamento abbastanza neutrale tra Russia e Ucraina non sono stati avvicinati. E nella discussione che c’è stata si è visto subito come ci fosse desiderio di essere coinvolti”.
“Alcuni di questi Paesi sono poveri. Mi viene sempre in mente un proverbio africano – ha aggiunto – che veniva citato a metà degli anni Ottanta quando ero alla Banca mondiale: quando gli elefanti lottano è l’erba che soffre. Quindi se i Paesi si sentono erba soffrono, ed è difficile chieder loro di prendere parte”

UCRAINA – Quanto alla questione della guerra in Ucraina Draghi ha affermato: “Abbiamo raffermato il nostro impegno sul fronte delle sanzioni, che è essenziale per riportare la Russia al tavolo dei negoziati. Il G7 è pronto a sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario. Questo G7 è stato veramente un successo, i nostri Paesi hanno riaffermato piena e grande coesione, grande unità di vedute in particolare per quanto riguarda la guerra in Ucraina e le sue conseguenze. La pace dovrà essere quella che vuole l’Ucraina, allo stesso tempo dobbiamo essere pronti a cogliere gli spazi negoziali se dovessero presentarsi”.

GAS – “La Commissione Ue ha detto che accelererà il lavoro sul tetto al prezzo del gas e non possiamo che accogliere con favore questa decisione”, ha detto Draghi. “Tutti i leader concordano sulla necessità di limitare i finanziamenti alla Russia ma allo stesso tempo rimuovere la causa principale dell’inflazione. Abbiamo dato ai nostri ministri il compito di lavorare per applicare con urgenza un tetto al prezzo del gas e del petrolio. L’auspicio è che il risultato sul price cap al gas arrivi al piu’ presto. “E’ importante che la discussione sia solida, su base razionale e non solo psicologica. Questo non vuol dire che la psicologia non sia razionale…”, ha aggiunto il premier.

LAVROV – La risposta alle conclusioni del G7 arriva in modo molto duro dal ministro degli esteri russo Lavrov: “Più armi gli occidentali inviano in Ucraina, più durerà il conflitto e continuerà l’agonia del regime nazista”, ha detto Lavrov in una conferenza stampa ad Ashgabad. “La linea seguita dall’Occidente è assolutamente controproducente”, ha aggiunto Lavrov, citato dall’agenzia Interfax.

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