“Della presenza dello Spirito ha urgente bisogno anche la convivenza umana. Allo Spirito chiediamo orientamento nei giorni difficili di lacerazioni e guerre che stanno dividendo popoli e nazioni, di oscuramento della verità nella confusione delle opinioni che prendono il posto della ricerca di ciò che è vero e giusto, di crisi della identità stessa della persona umana, di disattenzione di fronte alle tante forme di povertà, emarginazione, sfruttamento”.
Lo ha affermato il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, in un passo dell’Omelia proclamata oggi nella cattedrale per la Solennità della Pentecoste.
Betori ha anche detto che “di questa presenza amichevole” tra le persone dello Spirito Santo “che difende, intercede, sprona e consola non abbiamo bisogno soltanto ciascuno personalmente; ne ha bisogno anche l’intera comunità ecclesiale”, pertanto, ha sottolineato il cardinale, “chiediamo la presenza dello Spirito per il processo sinodale con cui, seguendo l’invito di Papa Francesco, intendiamo rinnovare la nostra comunione e dare impulso alla nostra missione, in un dialogo aperto a tutti, che dalla luce dello Spirito dovrà trovare i criteri di discernimento del vero e del bene, di cui farci testimoni e mediatori per il mondo”.