Migranti: la Ue non accoglie, in tre anni ricollocato solo l’1,17% di quelli sbarcati in Italia

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ROMA – Una fonte inoppugnabile, il cruscotto statistico del Ministero dell’Interno di Luciana Lamorgese, conferma che gli sbarchi di migranti, o meglio di clandestini, in questi primi quattro mesi (fino al 15 aprile) sono stati, pressoché identici a quelli del 2021 e sono enormemente superiori al 2020. I freddi numeri ci dicono che sono 8441 le persone sbarcate nel 2022, 8522 lo scorso anno, solo 3238 nel 2020. Ancora più allarmante la proiezione a dodici mesi: ci si avvia probabilmente a superare inumeri del 2021, anno nel quale furono ben 67477 gli sbarchi totali. Circa il doppio rispetto ai numeri del 2020: 34154.

Questi numeri confermano il fallimento della politica europea per la redistribuzione in altri stati del Vecchio Continente. La solidarietà dell’Europa matrigna negli ultimi tre anni si riassume in questi numeri: degli oltre 103mila migranti sbarcati ne sono stati effettivamente redistribuiti 1.209, appena l’1,17 per cento. L’accordo di Malta del 2019 , firmato dalla ministra Lamorgese (che lo ha presentato come un grande successo) sembrava aver inaugurato una stagione diversa, ma invece nel 2019 ci sono stati soltanto 478 ricollocamenti, 567 nel 2020 e appena 164 nel 2021.

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