Parigi, processo terroristi rossi: ex Br Tornaghi invoca amnistia e offende l’Italia e le vittime

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“Non riesco a capire come dopo 40 anni, l’Italia non riesca a prevedere un’aministia”: lo ha detto l’ex brigatista rosso, Sergio Tornaghi, dinanzi alla Corte d’appello di Parigi incaricata di esaminare le richieste di estradizione di dieci ex attivisti dell’estrema sinistra condannati durante gli anni di Piombo. Citato dalla stampa francese l’ex BR appartenente alla colonna milanese Walter Alasia manifesta incomprensione. “Che l’Italia continui a darmi la caccia, non capisco cosa possa portargli”, ha insistito ieri in tribunale il sessantaquattrenne condannato in Italia per l’omicidio del capo del personale della fabbrica per cui lavorava, nel 1980, Renato Briano. Dopo essere fuggito in Francia, Tornaghi è stato condannato in contumacia nel 1985 e da allora rivendica la sua innocenza. In Francia, “ho trovato un lavoro, mi sono sposato, ho due bambini”, dice Tornaghi, che adesso vive in Dordogna.

“Per gli aspetti giuridici, ho fiducia in voi”; ha detto rivolgendosi ai magistrati, ironizzando sull’imprescrittibilità della sua pena. “Se la mia estradizione dovesse essere ancora rifiutata, la prossima volta l’Italia dovrà venire a prendermi al cimitero”.

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