Vaccino anticipato a Scanzi, irregolare ma non c’è stato reato. La procura di Arezzo ha chiesto l’archiviazione per il caso del vaccino somministrato al giornalista aretino a marzo che aveva sollevato molte polemiche per avere saltato la fila. Secondo quanto emerge dalle conclusione del pm Marco Dioni, riporta il sito dell’Ansa, Scanzi non rientrava in alcuna categoria vaccinale di quel momento e dunque non aveva diritto ad anticipare la somministrazione. Tuttavia, dal punto di vista giuridico-legale, per la procura non si configura alcun reato nella condotta del giornalista. L’ipotesi di reato iniziale sulla quale lavorava la Procura era l’abuso di ufficio ma in virtù della riforma di questo reato, non si è poi configurato per il suo caso.