Centro Ippico Toscano: 22 avvisi di conclusione delle indagini notificati a esponenti della Firenze bene

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– Sono stati notificati 22 avvisi di conclusione delle indagini ad altrettante persone, tutte considerate esponenti del cosiddetto salotto buono di Firenze, nell’ambito dell’inchiesta della Procura fiorentina sul crac del Centro ippico toscano. Bancarotta fraudolenta e sottrazione di beni dell’attivo fallimentare le ipotesi di reato.

Da Rainews riprendiamo la notizia: «Nomi illustri della moda e del vino come Ferruccio Ferragamo e Albiera Antinori, e poi un autentico parterre di nobili, imprenditori, commercialisti vip : da Stefano Rosselli del Turco a Oliviero Fani, da Agnese Mazzei a Guido Francesco Poccianti, da Piero Angeletti e Giuseppe Urso, da Carlo Meli a Enrico Poli.  Un’inchiesta dei pm Luca Turco e Christine Von Borries , una tempesta di giugno che investe il salotto buono della città a partire dal crac del CIT, il centro ippico toscano storico club cittadino, affossato da un buco nei bilanci fra i cinque e i sette milioni di euro se si considera anche la seconda holding, la Società Toscana per il Cavallo da Sella, cassaforte societaria alla quale facevano capo le proprietà immobiliari dell’area: quarantamila metri quadrati fra l’Arno e il parco delle Cascine. Per la precisione, i capi di imputazione contestati a vario titolo agli indagati sono dodici tra presunte omissioni, mancati controlli, rischiose operazioni di accesso al credito. Operazioni particolarmente spregiudicate, fanno notare i magistrati, perché attuate quando già si profilava il fallimento.

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