Un mese densissimo di eventi per il Maggio Musicale Fiorentino e per il maestro Zubin Mehta, che, appena festeggiato in teatro l’85° compleanno con una «Tosca» di Puccini in forma di concerto, è partito col Coro e l’Orchestra alla volta del prestigioso Festival di Pentecoste di Salisburgo, dove «Tosca» verrà riproposta il 24 maggio sul palco della Grosses Festpielhaus con Anna Netrebko, Jonas Kaufmann e Luca Salsi nei ruoli principali; prima, il 22, Mehta vi ha diretto un concerto col violinista Maxim Vengerov.
Un importantissimo ritorno quello del Maggio Musicale Fiorentino a Salisburgo, dove mancava da un quarto di secolo: l’ultima volta fu nel 1996, sempre con Zubin Mehta. L’invito è giunto la scorsa estate da Cecilia Bartoli, dal 2012 – e fino al 2026 – direttrice artistica del Festival che fu fondato nel 1973 da Herbert von Karajan. Interamente dedicata a Roma col titolo “Roma Aeterna” questa edizione è un omaggio di Cecilia Bartoli alla sua città natale e in questo solco risiede il fil rouge del programma proposto dal Maggio Fiorentino per le due date; nella «Tosca» Cecilia Bartoli ha riservato per sé il ruolo del pastorello, il primissimo della sua carriera. Il Coro di voci bianche è il Salzburger Festspiele und Theater Kinderchor. Nel segno di un omaggio all’Italia, oltre alla dedica alla Capitale, è anche da considerarsi la partecipazione del Maggio Musicale Fiorentino, in questo caso anche la prima istituzione musicale italiana, in un periodo in cui si hanno solo i primi allentamenti alle restrizioni anti-covid, a varcare i confini. «Tosca» è uno dei titoli operistici più cari del maestro Mehta, che lo ha diretto per la prima volta nel 1963; solo coi complessi del suo Maggio ne ha diretto sei edizioni per 30 rappresentazioni, l’ultima delle quali lo scorso 19 maggio.
Al ritorno, riprenderanno le prove per «La forza del destino» di Verdi, che andrà in scena, diretta da Mehta, venerdì 4, lunedì 7, giovedì 10, mercoledì 16 e sabato 19 giugno; la regia è di Carlus Padrissa (tra i fondatori della Fura dels Baus); nel cast Saioa Hernández (Leonora), Amartuvshin Enkhbat (Don Carlo di Vargas), Roberto Aronica (Don Alvaro), Annalisa Stroppa (Preziosilla), Ferruccio Furlanetto (Padre Guardiano), Nicola Alaimo (Fra Melitone). Attenzione: l’orario d’inizio è stato anticipato, per tutte le recite, dalle 20 alle 19.
Zubin Mehta riavvia anche un ciclo Brahms con concerti martedì 8 giugno (Concerto in re maggiore per violino e orchestra op. 77, con Pinchas Zukerman, e Sinfonia n. 4 in mi minore op. 98), sabato 12 giugno (Doppio concerto in la minore per violino, violoncello e orchestra op. 102, con Pinchas Zukerman e Amanda Forsyth, e Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 73), venerdì 18 giugno (Concerto in re minore per pianoforte e orchestra op. 15, con Daniil Trifonov, e Sinfonia n. 1 in do minore op. 68), esaurito, ma in replica lunedì 21 giugno; infine martedì 6 luglio (Concerto in si bemolle maggiore per pianoforte e orchestra op. 83, con Daniel Baremboim, e Sinfonia n. 3 in fa maggiore op. 90).
In mezzo un concerto domenica 20 giugno con Frank Peter Zimmermann al violino e Martin Helmchen al pianoforte che eseguono Beethoven e a seguire, domenica 27, un recital verdiano di Anna Netrebko.
Da lunedì 28 giugno, per sole 4 recite al Teatro della Pergola, c’è «Il ritorno di Ulisse in Patria» di Monteverdi, diretto da Ottavio Dantone con la regia di Robert Carsen, e, da mercoledì 7 luglio, sempre per sole 4 recite, ma al Teatro del Maggio, «Siberia» di Umberto Giordano, diretta da Gianandrea Noseda con la regia di Roberto Andò (attenzione: l’ultima recita, che avrebbe dovuto essere il 24 luglio, è stata cancellata; chi ha il biglietto può convertirlo nel biglietto per un’altra recita; per chi non può convertire, i rimborsi si possono richiedere fra il 25 maggio e il 16 giugno; info serviziocortesia@maggiofiorentino.com).