Morte Martina Rossi: pg chiede condanna a 3 anni per i due imputati

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Per la morte di Martina Rossi, la ragazza di 20 anni precipitata da un balcone e morta a Palma di Maiorca nella notte fra il 2 e 3 agosto del 2011, il sostituto procuratore generale, Luigi Bocciolini, ha chiesto una condanna a tre anni per Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, i due 29enni di Castiglion Fibocchi (Arezzo) di nuovo sul banco degli imputati davanti alla Corte d’appello di Firenze per il processo bis.

La Cassazione, infatti, aveva annullato la duplice assoluzione e ora entrambi devono sottoporsi per la seconda volta al giudizio dei giudici d’appello con l’accusa di tentato stupro. Albertoni e Vanneschi sono accusati di aver tentato lo stupro della ventenne di Genova che, all’alba del 3 agosto 2011, di ritorno da una serata in discoteca, perse la vita nella caduta dal sesto piano dell’hotel Santa Ana, a Palma di Maiorca, dove si trovava in vacanza con alcune amiche. Secondo la ricostruzione dell’accusa, la notte tra il 2 e il 3 agosto del 2011 Martina Rossi salì in camera dei due giovani di Castiglion Fibocchi perché nella sua le amiche erano in compagnia degli altri due ragazzi della comitiva di aretini e avevano formato due coppie.

All’alba Martina precipitò dal balcone della stanza 609, quella dei due giovani aretini, per sfuggire, sempre secondo l’accusa, a un tentativo di stupro. Dopo indagini in Spagna, dove il caso fu archiviato come suicidio, i genitori di Martina, Bruno Rossi e Franca Murialdo, hanno lottato a lungo per far riaprire il caso. Da qui l’udienza nella quale il pg ha avanzato la richiesta di condanna.

Gilda Giusti

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