La magistratura catanese, in Sicilia, sembra l’unica che indaga e persegue anche i trafficanti di immigrati e non pensa soltanto a inquisire Salvini. Quattro nigeriani sono stati arrestati a Ragusa con l’accusa di avere ricattato con riti magici, trasportato sui barconi come merci e soprattutto sfruttato a fini sessuali, alcune giovani donne di origini africane. Il provvedimento e’ stato emesso dal gip presso il Tribunale di Catania, su delega della Direzione distrettuale antimafia etnea. L’operazione e’ stata condotta dalla squadra mobile di Ragusa con il contributo dei colleghi di Brescia e Monza. Altre persone coinvolte, ancora non identificate, si trovano in Libia e Nigeria. Numerose le ipotesi di reato contestate agli indagati, tra cui tratta di esseri umani a fine di sfruttamento sessuale, delitti pluriaggravati dall’avere agito in danno di minori, dall’avere esposto le persone ad un grave pericolo per la vita e l’integrita’ fisica, dall’avere contribuito alla commissione del reato in un gruppo criminale organizzato impegnato in attivita’ criminali in piu’ di uno Stato.
