Intervista a Ferruccio Lucheroni, Presidente Confesercenti Grosseto. ‘La crisi ha avuto dimensioni così importanti da metterci di fronte a grandi cambiamenti’

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Ferruccio LucheroniPRESIDENTE LUCHERONI BENTORNATO, INNANZITUTTO COME STA?

Il momento più brutto è passato lo voglio vivere adesso come un ricordo.

E’ RIENTRATO NELLE SUE FUNZIONI DOPO UN ANNO DI ASSENZA, COME HA TROVATO LO STATO DI SALUTE DEI SETTORI COMMERCIO E TURISMO IN PROVINCIA DI GROSSETO?

La crisi non è ancora alle spalle, la ripresa economica ancora poco percettibile. La crisi ha avuto dimensioni così importanti da metterci di fronte a grandi cambiamenti, recuperare il livello dei consumi antecedente alla crisi richiederà anni e stiamo assistendo anche a nuovi comportamenti dei consumatori. Il commercio di vicinato rimane un baluardo importante in termini di presidio imprenditoriale e quindi economico, di servizio e d’identità territoriale.  La grande distribuzione, nonostante non sia stata indenne alle difficoltà indotte dalla crisi economica, sta assumendo anche nella nostra città dimensioni tali da richiedere le nostre migliori capacità per garantire la competitività delle micro e piccole imprese che rappresentiamo. Per questo ci stiamo attivando, anche con la nostra struttura regionale, con strumenti innovativi e più efficaci su cui ci confronteremo localmente con le imprese e con le Istituzioni. Vorremmo inoltre vedere risolto il problema dell’abusivismo, il rispetto delle regole deve riguardare tutti.

Il turismo rappresenta il comparto che produce una parte importante del PIL del nostro territorio, la destinazione turistica Maremma è importante per tutto il prodotto turistico toscano, come non attrarre con i nostri bellissimi tramonti ed il profumo di ginestre in fiore turisti italiani e stranieri. Ma sappiamo bene che il patrimonio ambientale, così come quello storico-culturale da soli non bastano, va ridefinita la governance di questo settore e proseguire sulla strada che metta a sistema tutto il nostro patrimonio, promuoverlo e commercializzarlo.  E, parlando di turismo non posso sottacere le difficoltà di un comparto così importante come il balneare che con la direttiva Bolkestein da anni vive nell’incertezza, elemento questo, che non serve certamente a rendere più competitiva la nostra destinazione turistica.

QUALE E’ SECONDO LEI LA MIGLIORE CURA PER L’ECONOMIA DEL TERRITORIO?

Accanto al nostro impegno è’ indispensabile l’impegno delle Istituzioni. Del Governo per superare il gap infrastrutturale in particolare nella mobilità ma anche nelle infrastrutture immateriali.  Della Regione Toscana, per le competenze che essa ha, per garantire che questi obiettivi siano raggiunti nel più breve tempo possibile. Ed inoltre perché quanto annunciato per l’economia della costa, trovi, negli strumenti di programmazione, concrete risorse per il suo sviluppo.  Penso, ragionando della costa toscana, ai porti di Piombino e Livorno ma anche al sistema dei porti turistici della nostra area territoriale, a tutte le attività economiche, in particolare quelle del commercio, della somministrazione, della ricettività che arricchiscono l’offerta turistica, e l’accoglienza. Attribuisco alla coniugazione tra lo sviluppo del turismo e lo sviluppo dell’agroalimentare che sappiamo essere uno dei nostri punti di forza, un elemento importante.  Nessuno meglio di noi, che associa ed organizza il mondo della ristorazione, sa quanto la qualità delle nostre produzioni e la loro trasformazione costituiscano un’attrattiva anche per il segmento turistico. Penso inoltre che gli Enti Locali dovranno prestare maggiore ascolto alle richieste delle imprese a partire dalla riduzione dell’imposizione fiscale che pesa troppo sulle imprese, alla manutenzione e cura del territorio e dei centri urbani.  Ritengo altrettanto importante che le imprese trovino nell’aggregazione, nelle sue varie forme, la possibilità di contribuire alle progettualità e alle realizzazioni conseguenti per essere più competitive.

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CONFESERCENTI STA PORTANDO AVANTI A LIVELLO REGIONALE UN’ INIZIATIVA SUI CCN 2.0: SECONDO LEI POSSONO I CENTRI COMMERCIALI NATURALI ESSERE DAVVERO STRUMENTO DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO DEL COMMERCIO DI VICINATO?

L’aggregazione è fondamentale per le imprese che rappresentiamo, i Centri Commerciali Naturali sono un’esperienza importante che ha però necessità di fare passi avanti. Su questo stiamo lavorando con l’organizzazione regionale di Confesercenti e nei prossimi mesi anche a Grosseto ne rappresenteremo meglio gli obiettivi, proprio come dicevo in precedenza.

E LE ISTITUZIONI CHE RUOLO DEVONO AVERE?

Con le Istituzioni locali il confronto deve essere costante e capace di condividere gli obiettivi. Siamo di fronte ad amministrazioni locali rinnovate recentemente, a nuovi interlocutori. Alle Istituzioni mi permetto di ricordare che è motivo di soddisfazione rappresentare le piccole e medie imprese, fornire loro tutela e difesa dei legittimi interessi. Confesercenti, così come le altre organizzazioni di rappresentanza svolgono un ruolo fondamentale per la coesione sociale partendo dalla capacità di dialogo e di confronto. Per questo mi sento di esprimere la mia personale passione ed il mio personale impegno nel ruolo che esercito e che condivido con tanti imprenditori che non si sottraggono all’impegno per la nostra associazione, anche nel nostro territorio. E’ necessario individuare e condividere le soluzioni per il superamento delle difficoltà per far ripartire l’economia salvaguardando le imprese, le famiglie garantendo il lavoro.

 

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