Open Arms: altri 48 migranti si tuffano in mare, salvati. 276 clandestini trasferiti su nave quarantena

Share on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterPrint this pageEmail this to someone

Si è appena concluso il trasbordo dei 140 naufraghi rimasti a bordo della Open Arms. Nel corso del pomeriggio sono stati trasferiti sulla nave ‘quarantena’ Allegra nel porto di Palermo, dove già si trovano le 123 persone che negli ultimi due giorni si erano buttate in mare. Si conclude così, dopo 22 giorni, la missione di Open Arms ed Emergency, che dall’8 settembre ha effettuato il salvataggio di 276 naufraghi in tre operazioni distinte, due in Sar maltese e una in Sar libica. Dopo il rifiuto reiterato da parte di Malta e Italia di assegnare un porto sicuro di sbarco e di evacuare i casi medici gravi,Open Arms era rimasta in attesa di approdo con a bordo 258 uomini, di cui 54 ragazzi non accompagnati al di sotto dei 18 anni, due bambini di 2 e 3 anni, 16 donne di cui 2 incinte, evacuate poi d’urgenza la sera del 15 settembre. Tra le nazionalità presenti, Mali, Costa d’Avorio, Guinea, Burkina, Egitto, Ghana. I naufraghi, secondo lo staff medico di Emergency, erano estremamente provati dal viaggio e dalle condizioni di vita, e spesso di detenzione, precedenti.

Le opposizioni insorgono- «Proseguono i tuffi in mare dei disperati trasportati dalla Open Arms a largo delle coste italiane. Una vicenda che rischia di trasformarsi nell’ennesima tragedia a causa dell’operato di questa Ong che di fatto si sostituisce ai trafficanti di clandestini, che ne approfittano e aumentano i loro guadagni, andando a recuperare gli immigrati addirittura davanti le coste della Libia. Dopo il no ricevuto da Malta si sono quindi diretti verso la Sicilia ed ora stazionano nelle acque palermitane. L’operato di Open Arms va condannato. Basta con questi taxi del mare che alimentano viaggi di disperati, morti nel mediterraneo e introiti per i trafficanti di clandestini. Il governo italiano tace quando dovrebbe prendere una posizione netta contro le Ong e contro questi sbarchi incontrollati, così come ha fatto il presidente della Sicilia Musumeciche a causa anche dell’operato dell’esecutivo si troverà a breve a dover gestire una nuova emergenza, sociale ma anche sanitaria, sul territorio». Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.

«La mia opinione è e resta sempre la stessa a prescindere dai ministri e dai governi: un ministro che fa rispettare le leggi vigenti non deve andare a processo. Sia che si chiami Matteo Salvini sia che si chiami Luciana Lamorgese. In un Paese normale non si va a processo per questo. Detto questo, dato che siamo in un Paese di terrapiattisti, dove parliamo di scie chimiche o cosmiche, fatta questa premessa, ora che la Open Arms denuncia che ‘l’Italia pur sapendo che la situazione è al limite ci abbandona e le sofferenze a bordo aumentano incessantemente tanto che altri 48 migranti si sono gettati in mare’, la domanda sorge spontanea: ora le Procure siciliane indagheranno e manderanno a processo anche la Lamorgese come hanno fatto per Salvini? La logica direbbe di sì, altrimenti sarebbero due pesi e due misure. Io, lo ripeto, sono contrario, non si processano i ministri che applicano le nostre leggi». Lo afferma il leghista Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato

Dalla sponda della sinistra buonista si condanna …Salvini. «Quello che sta accadendo con la Open Arms è semplicemente indegno. Anzi, è degno di Salvini. Si consenta subito lo sbarco in sicurezza, come dovrebbe essere normale in un paese civile». Lo scrive su Twitter Matteo Orfini, parlamentare del Partito Democratico, commentando l’appello lanciato sui social da Open Arms.

Leggi anche:   Casa green: via libera alla direttiva green. Il ministro Giorgetti: "Bella, ma chi paga?"

Calendario Tweet

aprile 2024
L M M G V S D
« Mar    
1234567
891011121314
15161718192021
22232425262728
2930