AGIPRESS – Per i flussi finanziari delle imprese che provano a ripartire in uno scenario fortemente segnato dall’emergenza Covid-19 il factoring si conferma ancora una volta uno straordinario strumento di sostegno, soprattutto nelle fasi più difficili dell’economia reale. Forti tensioni economiche e di liquidità, cali di fatturato, ritardi nei pagamenti e negli incassi di crediti e debiti commerciali, ingenti esposizioni nei confronti della Pubblica Amministrazione (in particolare le aziende fornitrici della Sanità), anticipi della Cassa integrazione. Le società di factoring, che in Italia muovono ogni anno oltre 250 miliardi di euro, pari al 14% del Pil, si stanno impegnando nei confronti dei clienti al di là di quanto previsto dai provvedimenti del governo per il sistema produttivo. “Ma un contesto normativo che faciliti la cessione dei crediti, e che almeno la consenta dove ancora non è possibile – ha sostenuto il presidente Fausto Galmarini nella sua relazione all’assemblea annuale di Assifact, l’associazione che riunisce gli operatori del settore – potrebbe consentire all’industria del factoring, che è sempre stata a fianco delle imprese anche nelle situazioni di crisi, di dare un contributo ancora maggiore al rilancio dell’economia e del Paese”.