L’Unione Europea talvolta serve: in questo caso ha respinto un soggetto cinese che poteva fare concorrenza alla Vespa, eccellenza toscana e italiana del marchio Piaggio. Vuol dire che ha vinto Pontedera, con il suo prodotto, la sua storia, la sua esclusiva, l’inuizione dell’industriale Enrico Piaggio e la mente dell’ingegner Corradino D’Ascanio.
L’invalidity division dell’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (Euipo) ha infatti dichiarato nullo il design registrato da un soggetto di nazionalità cinese, usato per giustificare la produzione di scooter simili a Vespa ed esposti al salone milanese delle due ruote, Eicma 2019, fatti rimuovere dalle autorità competenti dell’ente Fiera su iniziativa di Piaggio. Lo rende noto il Gruppo Piaggio.
«L’invalidity division dell’Euipo ha annullato tale registrazione poiché incapace di suscitare un’impressione generale differente rispetto al design registrato’ della Vespa Primavera, – sottolinea Piaggio in una nota – evidenziando che ne rappresentava un illecito tentativo di riproduzione dei suoi fregi estetici. Vespa Primavera è protetta dal design registrato dal Gruppo Piaggio nel 2013, dal marchio tridimensionale relativo allo scooter Vespa e dal diritto d’autore che tutela il valore artistico della forma di Vespa, icona di stile dal 1946».
La nota prosegue: «Tale azione di nullità si inserisce all’interno di una più ampia attività di lotta alla contraffazione che il Gruppo Piaggio intraprende da anni e che prevede il costante monitoraggio delle banche dati di design e marchi registrati a livello internazionale, che, a seguito di procedimenti di opposizione instaurati da Piaggio, ha portato tra l’altro ad ottenere la cancellazione di oltre 50 marchi registrati da terzi negli ultimi due anni».
Ernesto Giusti
