Rivolta Carceri: salgono a sei i detenuti morti a Modena, tre avevano assunto metadone. Distrutta un’ala del carcere, devastata l’infermeria

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Sono sei i detenuti deceduti nel carcere di Modena durante una rivolta legata alle limitazioni applicate per l’emergenza Coronavirus. In un primo momento, il bilancio era di tre. Il bilancio potrebbe però anche salire. La rivolta dei carcerati ha, infatti, distrutto una parte del penitenziario e, sotto le macerie, potrebbero esserci altri cadaveri. I decessi sarebbero, almeno tre, con certezza causati da un overdose. Le proteste sono iniziate domenica. Alcuni detenuti hanno appiccato il fuoco in uno dei padiglioni del carcere. Agenti di polizia e militari dei carabinieri in tenuta antisommossa, arrivati in supporto alla polizia penitenziaria, hanno tentato di sedare la rivolta. Circa 60-80carcerati sono stati bloccati e trasferiti in altre strutture. Alcuni detenuti, però, sono riusciti a sfondare la porta dell’infermeria, facendo razzia di metadone e altri farmaci che hanno assunto in quantità massicce, tre hanno trovato così la morte.

Da questa mattina caos in 27 carceri dove si stanno svolgendo proteste da parte dei detenuti, alcuni dei quali chiedono l’amnistia a causa dell’emergenza. Gravi disordini si registrano nei carceri di San Vittore a Milano e di Rebibbia a Roma, dove – oltre a bruciare diversi materassi – alcuni reclusi avrebbero assaltato le infermerie, riferisce il Sindacato di polizia penitenziaria. Proteste poi anche a Salerno, poi Modena, Napoli e Frosinone, ma anche Vercelli, Alessandria, Foggia. La rivolta poi si è estesa a 27 carceri italiane.

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