Fiorentina a Udine prende un punto (0-0) e un palo con Milenkovic

Share on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterPrint this pageEmail this to someone

Triste partita, senza pubblico e senza gol. Ma punto utile, per la Fiorentina. Che tocca quota trenta in questa classifica condizionata dai recuperi da coronavirus. Che dire? Viola un po’ sfortunati per un palo colpito da Milenkovic quasi in partura di secondo tempo, ma anche fortunati per alcune occasioni fallite dall’Udinese, in particolare con Okaka nel primo tempo e De Paul (il non grandissimo De Paul, oggetto del desiderio) nella ripresa. Partita senza infamia, per la Fiorentina, perchè attenta a non commettere errori in difesa (bravi, stavolta, Milenkovic, Pezzella e Caceres, oltre al solito Dragowski, sempre molto reattivo), ma poco brillanti a metà campo: con Badelj a tratti imbarazzante e Duncan impreciso negli appogi e nelle
conclusioni, quasi da apparire un dilettante. Igor fuori posto come laterale sinistro nei cinque di centrocampo: in qualche occasione se l’è cavata e in qualche altra no. E, naturalmente, non è stata per nulla incisiva, la Fiorentina, là davanti: Chiesa si è mangiato una grande occasione nel finale, dopo che Duncan (appunto come un dilettante) si era allungato troppo il pallone favorendo l’uscita di Musso proprio in fondo, quando sarebbe stato possibile piazzare la zampata vincente e portar via i tre punti. Non è andata così. Un plauso, in ogni caso, a tutti i giocatori, per aver condotto una partita vera in un’atmosfera surreale, dov’è si è sentita davvero la manzanca del boato della folla. Giocatori che, dopo alcune esitazioni iniziali, non hanno mai perso la concentrazione. Esperienza che bisognerà mettere a frutto per cercare di vincere la partita di domenica prossima, al Franchi, contro il Brescia. Che cosa aggiungere? Un’impressione su De Paul: sa di essere bravo, si pavoneggia ma non incide. Secondo me vale molto meno dei 30 milioni di cui è
accreditato. Ma questa è una storia di cui parleremo d’estate.

Badelj in azione: a Udine non ha brillato (Foto
Violachannel)

URLA NEL SILENZIO – Eccoci alla partita surreale, da atmosfera lunare, ovattata, rotta solo da qualche urlo degli stralunati protagonisti. Che si presentano alla Dacia Arena schierandosi a metà campo davanti praticamente a nessuno. Iachini rispolvera Badelj in regìa (la sua è la centocinquantesima presenza in serie A), inserisce Igor in mediana al posto dello squalificato Dalbert e, davanti, preferisce Vlahovic a Cutrone. Nell’Udinese è capitano Rodrigo De Paul, a lungo oggetto del desiderio viola. Le voci degli allenatori rompono il silenzio. Le squadre si studiano. Al 6′ spinge l’Udinese che cerca di sfondare con Nestorovski e Okaka. Tengono bene Pezzella e Milenkovic. La Fiorentina risponde al all’8′ con Lirola che batte a rete, ma il suo tiro è deviato in angolo.L’atmosfera è da allenamento infrasettimanale,ma si fa sul serio e c ne accorgiamo quando Mandragora urla per una botta di Lirola arrivato in ritardo sul pallone. Nessun provvedimento di Fabbri. Al 14′ Duncan perde da principiante un pallone a metà campo, lo conquista Nestorovski che permette all’Udinese di andare
pericolosamente al tiro con Mandragora che, di sinistro, sfiora il palo alla sinistra di Dragowski. Passa il quarto d’ora di gioco e manca l’urlo della gente: per esempio per celebrare, al 13′ il momento di Davide Astori che se ne andò proprio qui a Udine, in questi giorni di due anni fa: era il 4 marzo.

Leggi anche:   Elezioni europee, Schlein: "No al nome nel simbolo, è divisivo"

OKAKA – Nestorovski falcia Badelj al 18′ e prende il primo giallo della partita. Lo stesso Badelj batte la punizione, con schema per mettere in azione Vlahovic, Chiesa s’insinua e viene messo giù in area. Reclama il rigore. Fabbri fa proseguire e il Var non interviene. Perde malamente due palloni di fila, Igor, sulla fascia sinistra. Poi Vlahovic viene messo giù da Mandragora a metà campo. La Fiorentina prova a far valere il miglior tasso tecnico, ma l’Udinese protegge Musso a testuggine, cioè con un gran numero di uomini fra tre quarti e area di rigore. Al 28′, in ripartenza, Okaka cerca di scattare solo verso Dragowski, ma Caceres, con una sceta di tempo dovuta alla provata esperienza, riesce an antiiparlo deviando in angolo. Lo stesso Okaka, al 29′, raccoglie di testa un bellissimo cross da sinistra di Mandragora, ma la girata è imprcisa: di pochi centimetri sopra la traversa. L’Udinese s’illude, tanto che parte la musichetta che, ci dicono, celebra i gol dei bianconeri. La musichetta è un urlo che si perde in gola. E’ più incisiva, l’Udinese, rispetto alla Fiorentina. Motivo? Il centrocampo non è efficace. Vedo un Badelj incerto, un Duncan che sbaglia troppo e un Castrovilli non acora entrato in partita.

PALO – Bisogna aspettare il 38′ per avere il primo tiro in porta della Fiorentina: ci prova Duncan, ma Musso si accartoccia sul pallone e lo trattiene senza difficoltà. Ma due minuti dopo Fiorentina molto sfortunata: Milenkovic colpisce il palo in pieno con un diagonale da destra. Peccato, peccato. Sfortuna che prosegue, al 44′ quando Duncan deve uscire qualche istante per un contrasto sul ginocchio di Nuytinck. Quindi l’assenza di publico provoca un sussulto, quando dalla panchina dell’Udinese si alza il grido rigore, rigore. Fabbri ci casca e chiede conforta al Var. Che, evidentemente, gli suggerisce di proseguire. Si va al riposo senza troppa soddisfzione. E in avvio di ripresa ci prova De Paul a romprere l’equilibrio, ma il suo tiro viene deviato. Poi c’è una parata difettosa di Dragowski che perde il pallone che finisce sulla palla di Badelj e l’Udinese strilla ancora al rigore. Che non c’è. De Paul cerca di farsi notare, magari anche con la segreta speranza di riaccendere l’interesse della Fiorentina su di lui. Ma è più fumo che arrosto. Quindi si accende una piccola rissa per una rimessa laterale e qui il silenzio gioca uno scherzaccio a un fisioterapista dell’Udinese che, dalla panchina, strilla una frase che l’arbitro sente bene e alza il rosso. Espulsione diretta. Ma sulla partita ovviamente non incide. Gigioneggia ancora, De Paul, al 16′, su servizio di Okaka: tira ma non centra la porta. Iachini s’arrabbia, giustamente, perchè è da polli offrire certe occasioni.

CHIESA – Nell’Udinese entra Lasagna al posto di Nestorovski. Iachini temporeggia, mentre Gotti prepara il secondo cambio, quasi a ripetizione: fjori Jajalo e dentro Fofana. Probabilmente per dare più incisività a un’Udinese meno brillante, in questo secondo tempo. E proprio lui, Fofana, al 26′ calcia sopra la traversa. Ma cera fuorigioco. Iachini si fa coraggio e vara il tridentino: fuori Igor e in campo Cutrone, con Vlahovic e Chiesa. Tridentino perchè Chiesa è pronto ad andare in copertura. Però questo cambio potrebbe servire a metere più pressione alla difesa dell’Udinese. Ma è Dragowski che deve rimediare in angolo su una legnata da oltre 20 metri di Lasagna. La Fiorentina riparte: Sema contrasta Chiesa, gli contesta la rimessa laterale e si prende un giusto giallo. Bisognerebbe occhiare (sifa per dire) Duncan al 33′ che, dopo aver ricevuto una palla magnifica da Badelj, entra in area e si allunga inopinatamente il pallone favorendo l’uscita facile, facile, di Musso. Non basta: la Fiorentina spreca un’altra occasione pochi istanti dopo. Vlahovic apre per Cutrone che libera Badelj, che, come spesso gli succede, non tira e perde l’attimo. Terzo camobio per l’Udinese: fuori Sema e dentro Zeegelaar. Chiede, ancora invano, il rigore l’Uinese per un contatto in area fra Pezzella e Lasagna, ma anche stavolta non vedo proprio niente. Iachini toglie Badelj e inserisce Pulgar. Proprio Pulgar crossa in area, respinge la difesa bianconera e Duncan sbaglia una facile palla di controbalzo, in piena area. Tiro alto. Ma dai, come si fa a calciare così male? Tre minuti di recupero. Al 47′ palla ol per Chiesa: colpisce bene ma Musso risponde in tuffo. Ancora peccato. E finisce qui. Un punto utile, ma onestamente opaco.

Leggi anche:   Firenze, inseguito dai "falchi" della polizia in San Jacopino: arrestato 31enne che deve scontare 6 anni. Due agenti feriti

Sandro Bennucci

Calendario Tweet

aprile 2024
L M M G V S D
« Mar    
1234567
891011121314
15161718192021
22232425262728
2930