venerdì, maggio 2, 2025

Il ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, scrive Il Sole 24 Ore oggi in edicola, si prepara a inviare una nuova lettera a Cevital, per ribadire la necessità che il gruppo algerino fornisca garanzie sul piano operativo e di business per Aferpi (la società che gestisce gli impianti di Piombino rilevati dall’amministrazione straordinaria), ma soprattutto sia in grado di dettagliare una strategia di partnership per il futuro. Lo riferiscono i sindacati.
Tre settimane fa il Mise ha deciso di inviare a Cevital una lettera formale in cui ha contestato al gruppo algerino i ritardi e i mancati investimenti in questi primi due anni (trascorsi) di piano, arrivando a ipotizzare una situazione di inadempimento contrattuale nei confronti del Governo e della procedura di commissariamento. Il ministro Calenda ha informato il tavolo sui contenuti della lettera di risposta ricevuta da Cevital: l’amministratore delegato Said Benikene, pur contestando la ricostruzione del ministero, ha manifestato la disponibilità a collaborare con il Mise in una prosecuzione del percorso. Calenda ha annunciato che verrà inviata una ulteriore lettera di risposta con la quale verranno confermati i punti già presenti nella lettera di messa in mora.
I due punti chiave di questo nuovo percorso sembrano essere l’intenzione di prorogare la vigilanza (e le garanzie connesse) della Marzano per altri due anni (il biennio di legge scade a luglio) e una maggiore pressione sulla necessità di ricercare una partnership nel business siderurgico. Si teme che questo significhi il tramonto della prospettiva di rilancio dell’area a caldo, configurando per Piombino un futuro solo per la laminazione. In questi mesi hanno approcciato il dossier diversi soggetti, come l’indiana Jsw e le inglesi British steel e Liberty house.

© RIPRODUZIONE RISERVATA – Toscana24

Tags: , ,