La Guardia di Finanza ha scoperto un giro di fatture gonfiate pagate a ditte che in realtà erano camionisti che lavoravano per una impresa di autotrasporti di Livorno, la cui titolare si faceva poi girare gran parte di quanto aveva loro pagato. Avrebbe funzionato così la frode scoperta in un’inchiesta della procura di Livorno nella quale ci sono adesso cinque indagati: tre autisti, l’imprenditrice ed il marito.
Le fatture fittizie erano state emesse per un milione e 400 mila euro. Le fiamme gialle hanno compiuto sequestri, tra denaro e immobili, per 350 mila euro. Le indagini sull’ imprenditrice livornese al centro si sono sviluppate tra il 2015 ed il 2016 ed hanno preso il via da un controllo in materia di sommerso da lavoro.