venerdì, maggio 2, 2025

Prenderanno il via nella prima metà di marzo e dureranno poco meno di un anno, a Firenze, gli ultimi cantieri della linea 3 della tramvia aperti in via Valfonda e nella zona della stazione: ci sarà per questo motivo un riassetto complessivo della viabilità nell’area, con misure tese a scoraggiare l’accesso delle auto alla zona. Il nuovo assetto è stato presentato oggi dall’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti.
I lavori riguarderanno i sottoservizi e la realizzazione della sede tranviaria e comporteranno, tra l’altro, la chiusura di una corsia in via Valfonda: di qui la necessità di riorganizzare il traffico.
La riorganizzazione si baserà su due capisaldi: via Valfonda sarà utilizzata in uscita, via Nazionale in entrata all’area della stazione ma solo per bus e mezzi autorizzati. Quelli privati senza permesso saranno indirizzati su itinerari che sfrutteranno la viabilità secondaria, a destra e a sinistra della strada in base alla destinazione finale: a sinistra per chi è diretto al Mercato centrale, a destra per chi invece è diretto verso la stazione.
«Il nostro obiettivo è di ridurre l’accesso solo a chi ne ha necessità – sottolinea l’assessore Giorgetti – Per questo sarà interdetto il transito di attraversamento, ovvero quelli dei mezzi che utilizzano in nodo stazione per raggiungere soprattutto l’Oltrarno, con la porta telematica che sarà installata in piazza della Stazione all”altezza delle scalette.
Inoltre grazie al cambio di senso dell’ultimo tratto di via Santa Caterina d’Alessandria da via XXVII Aprile verso i viali e all’istituzione della nuova porta telematica in via Nazionale all’altezza di via Guelfa, sarà possibile ridurre drasticamente i veicoli privati in transito in via Nazionale». La nuova viabilità scatterà, insieme all’avvio dei primi cantieri, tra la prima e la seconda settimana di marzo: «Ma stiamo lavorando per anticipare alcuni provvedimenti già da febbraio – conclude l”assessore Giorgetti – in modo da introdurre le modifiche gradualmente e dare modo ai cittadini di prendere confidenza con le novità».

 

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