Cinque persone sono state uccise in una sparatoria nella moschea di Quebec City, secondo quanto riferito dal presidente del Centro culturale islamico della città Mohamed Yangui in una telefonata dalla capitale della provincia. Yangui ha detto che la sparatoria è avvenuta nella sezione maschile della moschea, che le vittime sono tutte di sesso maschile e di temere che ci possano essere dei bambini. Il presidente del Centro ha aggiunto che non si trovava nella moschea al momento dell’attacco ma ha potuto fornire alcuni dettagli che gli sono stati raccontati da persone che hanno assistito alla sparatoria. Un gruppo stimato tra le 60 e le 100 persone si trovava verosimilmente all’interno del centro. Siamo rattristati per le famiglie ha detto. Le autorità non hanno confermato il numero dei morti.
Il portavoce della polizia di Quebec City Pierre Poirier ha annunciato che due sospetti sono stati arrestati. La polizia ha poi assicurato che la moschea è stata evacuata e la situazione è sotto controllo. Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha parlato subito attraverso i social media per esprimere le sue condoglianze. «Stasera i canadesi piangono per le persone uccise in un attacco codardo in una moschea a Quebec City. I miei pensieri sono per le vittime e le loro famiglie» ha scritto in un tweet il primo ministro. Il sindaco di Gatineau, città vicino alla capitale Ottawa, ha annunciato che in seguito all’attacco sarà incrementata la presenza della polizia nelle moschee intorno alla sua città. Anche il Dipartimento di Polizia di New York ha detto di stare allestendo ronde alle moschee. «La polizia sta per fornire ulteriore protezione alle moschee della città. Tutti i cittadini di New York devono essere vigili. Se qualcuno vede qualcosa, lo dica» ha scritto su Twitter il sindaco Bill de Blasio.