Rete diffusa di esercizi commerciali e botteghe artigianali patrimonio storico della nazione

“La Confesercenti, ha detto Boldrini, è la prima organizzazione della piccola e media impresa ad averlo fatto, un’organizzazione grande e importante. Il lavoro e l’imprenditoria femminile vanno incoraggiati perché se le donne vanno avanti, il Paese va avanti e si sviluppa, ha sottolineato. Per le donne è difficile raggiungere ruoli di vertice, fatichiamo tanto, il doppio, perché c’è un pregiudizio e noi dobbiamo fare da traino per le altre donne e dobbiamo batterci perché ci sia veramente la parità e devono farlo anche gli uomini e quelli di Confesercenti lo hanno fatto”.
“Porre all’attenzione il tema dell’avanzamento delle donne nella società – ha continuato Boldrini – è porre il tema del progresso dell’intera società. Perché dalla posizione che queste rivestono se ne deduce anche il livello di sviluppo del paese. In Italia solo il 47% delle donne lavori a fronte del 60% della media europea e che solo una minoranza di donne hanno la possibilità di avviare e gestire un’attività imprenditoriale, mentre è dimostrato che ilPil cresce nelle società dove più donne lavorano ed è dimostrato che in tante professioni qualificate le donne riescono come o meglio degli uomini. Ma stiamo già affilando le armi per la prossima legge di stabilità. E aspettiamo anche quest’anno le vostre proposte per incentivare il lavoro e l’imprenditoria femminile”.
“Le tasse devono essere sostenibili, eque e progressive – ha sottolineato la presidente della Camera, Laura Boldrini – lo dice la nostra Costituzione: chi accumula grandi ricchezze ha il dovere di contribuire di più al Paese, ha più responsabilità. L’ascensore sociale è bloccato. Alcuni, pochi, si sono arricchiti tantissimo, ma la ricchezza di pochi resta nelle mani di pochi e non avvantaggia il Paese. Oggi i manager guadagnano centinaia di volte di più degli operai dei dipendenti. Quindi occorre porre fine alle politiche di austerità, mentre serve un programma di investimenti pubblici e privati”.
“Il lavoro e l’imprenditoria femminile vanno sostenuti e incoraggiati, ha sostenuto Boldrini. Se lo facciamo è tutta la società che cresce, evolve e progredisce. In questi anni ne abbiamo discusso insieme, alla Camera, con le donne delle organizzazioni sindacali e imprenditoriali in occasione delle leggi di stabilità. Quelle idee e quelle proposte si sono trasformate in emendamenti che l’Intergruppo delle deputate per le questioni di genere che ho voluto istituire per la prima volta alla Camera, ha presentato in Commissione e poi in Aula. Alcuni di questi emendamenti sono stati accolti in modo completo o parziale. Altri no. Ma stiamo già affilando le armi per la prossima legge di Stabilità. E aspettiamo
anche quest’anno le vostre proposte per incentivare il lavoro e l’imprenditoria femminile”.
anche quest’anno le vostre proposte per incentivare il lavoro e l’imprenditoria femminile”.
“Nella globalizzazione una nazione si afferma se sa distinguersi, non se si omologa a tutte le altre – ha concluso la Presidente della Camera. Se valorizza la sua identità, non se copia le caratteristiche di altri. Locale e globale marciano insieme. A condizione, ecco il punto di novità, che anche le straordinarie innovazioni tecnologiche di cui oggi possiamo disporre vengano messe al servizio di questa strategia di valorizzazione. Il digitale può e deve essere il sistema nervoso che connette e da’ forza alle piccole e piccolissime imprese, che le mette in rete, che le dota di
servizi di qualità. Ecco – ha aggiunto – la scommessa che l’Italia deve fare su se stessa. Tutti si sono accorti, non solo voi diretti interessati, che le gravi difficoltà economiche e sociali dell’ultimo decennio hanno colpito duramente quella capillare rete commerciale che è uno dei migliori biglietti da visita del nostro Paese, che non è soltanto una risorsa economica, ma ha anche, per le nostre città, un valore storico e civile. Dice il secondo comma dell’articolo 9 della Costituzione ‘la Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione. Che cosa è il paesaggio, in un Paese come l’Italia? Certamente i suoi oltre 7000 chilometri di costa, i suoi boschi, le sue colline, le sue montagne. Il paesaggio è tutto questo e va tutelato. Ma sono anche – ha rilevato – borghi storici che nell’Italia centrale e non solo rischiano lo spopolamento. E del paesaggio italiano fa parte a pieno titolo la rete diffusa di esercizi commerciali e botteghe artigianali che appartengono, cito di nuovo la Costituzione, al ‘patrimonio storico’ della nazione”.
servizi di qualità. Ecco – ha aggiunto – la scommessa che l’Italia deve fare su se stessa. Tutti si sono accorti, non solo voi diretti interessati, che le gravi difficoltà economiche e sociali dell’ultimo decennio hanno colpito duramente quella capillare rete commerciale che è uno dei migliori biglietti da visita del nostro Paese, che non è soltanto una risorsa economica, ma ha anche, per le nostre città, un valore storico e civile. Dice il secondo comma dell’articolo 9 della Costituzione ‘la Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione. Che cosa è il paesaggio, in un Paese come l’Italia? Certamente i suoi oltre 7000 chilometri di costa, i suoi boschi, le sue colline, le sue montagne. Il paesaggio è tutto questo e va tutelato. Ma sono anche – ha rilevato – borghi storici che nell’Italia centrale e non solo rischiano lo spopolamento. E del paesaggio italiano fa parte a pieno titolo la rete diffusa di esercizi commerciali e botteghe artigianali che appartengono, cito di nuovo la Costituzione, al ‘patrimonio storico’ della nazione”.