«Guarda caso uno dei tre terroristi dell”ultimo attentato a Londra è italiano, andava e veniva da Bologna, fermato all’aeroporto di Bologna l’anno scorso, gli hanno sequestrato il telefonino, dove c’erano gli inni all’Isis e alla Guerra Santa. Però un giudice non l’ha ritenuto abbastanza pericoloso, l’ha lasciato uscire ed è andato a Londra a fare quello che ha fatto». Così il leader della lega Matteo Salvini sulle interpretazioni benevole dei nostri magistrati in merito alla pericolosità dei migranti.
In effetti è emerso che Youssef Zaghba è nato a Fez nel gennaio 1995, da padre marocchino e madre italiana. Lo ha confermato la polizia britannica, specificando tuttavia che non era conosciuto dalla polizia e dall’intelligence. Quando Youssef Zaghba fu fermato all’aeroporto di Bologna in procinto di partire per Istanbul, come di prassi in questi casi fu aperto dalla Procura un fascicolo a suo carico per terrorismo. L’iscrizione fu fatta dal procuratore aggiunto Valter Giovannini anche per sequestrargli telefono e passaporto, oggetti in seguito restituiti dal momento che non emersero elementi particolari. Il giovane, morto nell’attacco di Londra, fu quasi subito rilasciato.