Clouditalia, l’azienda aretina di servizi di telecomunicazione, ha chiuso il 2016 con ricavi pari a 119,1 milioni (+23% rispetto al 2015). In crescita anche l’Ebitda, pari a 14,7 milioni (+12%). Il provider italiano, nato dalle ceneri di Eutelia, ha chiuso l’anno con un utile di 1,3 milioni (+99%). Migliora anche la posizione finanziaria netta, negativa per 3,8 milioni (-4,7 milioni nel 2015).
Nel 2016 sono stati fatti investimenti per 12,4 milioni: l’azienda si è concentrata sul potenziamento delle reti di accesso in fibra ottica e delle dorsali nazionali, così come sulla realizzazione del terzo data center a Milano (dopo quelli a Arezzo e Roma).
«Questi risultati – dichiara Marco Iannucci, amministratore delegato di Clouditalia – confermano che il piano industriale intrapreso nell’aprile 2013 ha portato a un netto rilancio dell’azienda. Dopo aver concluso lo scorso anno il processo di ristrutturazione, ora possiamo finalmente iniziare la fase di espansione. Procederemo, come da piano di crescita, con il lancio di servizi di telefonia mobile e valorizzeremo i nostri asset, come la dorsale di fibra ottica che corre da Bologna a Bari».