La sottosegretaria alle Infrastrutture Simona Vicari si dimette, pur dicendosi «assolutamente tranquilla e certa della liceità della mia azione». E’ quanto si legge in una nota della sottosegretaria, che risulta indagata a Palermo per corruzione nell’ambito dell’indagine che ha portato all’arresto, tra gli altri, dell’armatore Ettore Morace. In cambio di un orologio datole dall’imprenditore, secondo l’accusa, avrebbe presentato un emendamento che abbassava l’Iva sui trasporti marittimi, consentendogli di risparmiare milioni di euro. I carabinieri di Trapani e Palermo hanno arrestato oltre e all’armatore Morace (presidente della compagnia di navigazione Liberty Lines), anche l’ex primo cittadino di Trapani (dal novembre 2001 al maggio 2012, eletto con FI) e candidato sindaco alle prossime elezioni comunali Girolamo Fazio (ora deputato regionale del gruppo Misto, eletto con il Pdl) e il funzionario della Regione Siciliana Giuseppe Montalto (coordinatore della segreteria particolare dell’Assessorato regionale delle Infrastrutture e della Mobilità).
Vicari precisa di essersi della vicenda, «interessata nel pieno adempimento delle deleghe che mi erano state conferite e nella pienezza del ruolo di parlamentare che rivesto e questo per venire incontro alle esigenze dell’intero comparto marittimo. Se il signor Morace ne beneficerà ciò avverrà al pari di tutti i suoi colleghi che operano nel settore e senza alcun privilegio personale. Poiché – aggiunge – la mia permanenza nell’incarico di sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti comporterebbe di affrontare quotidianamente una materia per la quale sono oggi sottoposta ad indagine, al fine di garantire a me e al mondo che è maggiormente interessato al trasporto marittimo e a tutto il governo che ho avuto l’onore di rappresentare, una maggiore serenità, ritengo opportuno rassegnare le mie dimissioni che mi consentiranno di meglio rappresentare all’autorità giudiziaria tutte le ragioni per le quali sono assolutamente estranea a quanto contestato. In quella sede farò chiarezza anche del regalo ricevuto da Morace che nulla ha a che vedere con il ruolo di sottosegretario e l’impegno da me profuso per il riordino dell’intero settore».