E’ arrivata ieri, venerdì 5 maggio, come previsto, la risposta da parte di Aferpi al Governo, alla lettera di messa in mora che a metà aprile il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda aveva inviato all’azienda. Al momento i contenuti non sono stati resi noti ma i sindacati aspettano a breve una convocazione al ministero. «Abbiamo appreso che la proprietà Aferpi – dice Lorenzo Fusco della Uilm – ha risposto oggi alla lettera formale inviatale dal Governo e che la risposta è ora nelle mani del Commissario Straordinario. Abbiamo immediatamente richiesto un incontro al Commissario per conoscerne i contenuti il prima possibile e ci aspettiamo di essere a breve convocati dal ministero».
Rebrab, l’industriale algerino che ha rilevato l’azienda, secondo quanto riporta Il sole 24 ore, mercoledì ha incontrato Calenda, e il ministro gli ha ribadito «che o accetta due anni in più di sorveglianza e apre a un partner per l’acciaio o procedo per inadempienza contrattuale».
Sul tema è intervenuto anche il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, che da commissario europeo all’Industria aveva visitato anni fa a Piombino proprio le acciaierie Lucchini. «Io credo che l’industria siderurgica toscana debba essere inserita in una strategia nazionale ed europea, affinché l’alta qualità e il saper fare di queste imprese non venga perduto. È un patrimonio che deve essere tutelato non soltanto nell’interesse locale, ma anche nell’interesse nazionale ed europeo».