venerdì, maggio 2, 2025

Il tribunale del lavoro di Siracusa ha riconosciuto ad un insegnante precario, che durante il giudizio aveva nel frattempo ottenuto la cattedra, l’anzianità di servizio – a fini pensionistici – maturata durante i rapporti di lavoro a tempo determinato, condannando il Miur anche a corrispondere al docente la differenza retributiva tra quanto percepito e quanto gli sarebbe spettato per effetto dell’anzianità di servizio.
«In tal modo – spiega l”avvocato Bruno Messina che ha patrocinato la causa e che è anche presidente provinciale del
Codacons – si è riconosciuta l’illegittimità dei contratti a termine che il docente-supplente aveva dovuto stipulare per anni, attribuendo al professore quanto gli sarebbe spettato qualora fosse stato immesso in ruolo sin dal primo contratto. Insomma, si è riconosciuto che anche in Italia non si può essere precari per sempre».
Messina spiega che il Codacons e l’Associazione per la difesa dei diritti civili della scuola hanno intrapreso insieme una battaglia contro il precariato dei docenti e del personale ausiliario, con oltre 2.200 ricorsi depositati e con oltre 3 milioni di euro di risarcimenti complessivi.

 

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