venerdì, maggio 2, 2025

Maurizio Crozza coglie l’occasione della serata-nostalgia dedicata alle cover e butta in politica anche i remake. «Cos’è una cover? E’ una specie di rifacimento. Ad esempio, il governo Gentiloni è la cover del governo Renzi, che è la cover di Berlusconi che a sua volta credeva di essere la cover di Rocco Siffredi». E ancora: Crozza ha ironizzato su Papa Francesco, che avendo mandato un messaggio al Superbowl «non poteva mancare al festival di Sanremo». Quindi il comico ha ironizzato sulla passione degli italiani per il passato. E rivolgendosi ai conduttori, soprannominati i Bonny and Clyde dell’auditel, anche perché negli altri canali vuoto assoluto, ha sottolineato il loro essere vintage: «Carlo, senza la nostalgia tu suoneresti il pulcino Pio alle feste dei bambini – ha detto Crozza- e anche a Maria piace il vintage, così tanto che ha posato Maurizio Costanzo. Ci credo che poi si metta a baciare chiunque». L’intervento del comico è iniziato, come detto, nei panni di un Papa Francesco informatissimo sulle canzoni del festival. «Sanremo mi piace, belle canzoni -ha detto in accento argentino- mi è piaciuto Samuel», osservando che «come nei Subsonica anche nella Chiesa ci sono dei contrasti». Infine un monito ai giovani: «State attenti a invecchiare bene, che poi è un attimo che ti ritrovi a Sanremo a suonare il basso», ha detto ironizzando sull’ospitata dell’attore Keanu Reeves di ieri. «Ditemi solo a che ora passa Zarrillo che canta Miguel Bosè -ha chiesto poi Crozza/Bergoglio- perché io passo su Rai2 e mi guardo Voyager».

 

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