Navi Ong scatenate nei salvataggi dei migranti nel Mare Mediterraneo, ringalluzzite dalle notizie che vengono dall’Italia. Decreti Salvini da riformare o da abolire, Salvini sotto processo. Sempre il solito schema, Alarm Phone con il suo aereo MonnBird vola e segnala barche in presunta difficoltà nelle acque di competenza della Sar libica, navi umanitarie che sono nei pressi e che accorrono immantinente per anticipare la Guardia Costiera libica, volontari che attestano che i migranti sono in grave pericolo di vita e in salute precaria, richiesta di un porto sicuro, arrivo in Italia, preferibilmente in Sicilia.
Nelle ultime 48 ore quattro o cinque operazioni della Sea Watch3 e della Ocean Viking che hanno rastrellato oltre 400 migranti e ovviamente si dirigeranno in Italia, porto molto ospitale. Andiamo con ordine:
OCEAN VIKING – Ha effettuato in due giorni tre operazioni di salvataggoio. La nave di Sos Mediterranee e Msf ha tratto in salvo 92 persone, che si trovavano in condizioni difficili. «Tra loro ci sono donne e bambini. Molti dei sopravvissuti – spiega Medici senza frontiere – erano estremamente deboli, quando sono stati soccorsi su un gommone in pericolo, vicino alla piattaforma petrolifera di Sabratha». Ieri sera in una seconda operazione di soccorso Ocean Viking aveva preso a bordo altre 98 persone. Prima ancora aveva salvato 84 persone da una barca di legno pericolosamente sovraffollata, a 71 miglia nautiche dalle coste della #Libia. Nessuno dei sopravvissuti indossava il giubbotto di salvataggio. In totale dunque 274 persone a bordo.
Sea Watch ha appena concluso il soccorso di 121 persone da un gommone in difficoltà che imbarcava acqua, a circa 24 miglia dalla Libia. Alarm Phone aveva raccolto il loro Sos e avvisato le autorità competenti. I naufraghi si trovano ora al sicuro a bordo della nostra nave, twitta soddisfatta la Ong.
Dunque, in totale sono 396 persone che, dopo le richieste di rito, verranno cortesemente recapitate a domicilio o a Malta (ne dubitiamo) o in Italia (quasi sicuramente).