Morte di Duccio Dini: pm chiede condanne fino a 22 anni. L’accusa: omicidio volontario

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Il pubblico ministero, Tommaso Coletta, ha chiesto alla corte di assise di Firenze condanne fino a 22 anni di reclusione per la morte di Duccio Dini, il 29enne che il 10 giugno 2018 fu ucciso in strada a Firenze mentre era fermo al semaforo rosso sul motorino venendo travolto da auto in inseguimento tra loro in una specie di faida fra rom. Chiesti 22 anni per Kjamuran Amet, 21 e 6 mesi per Remzi Amet, Remzi Mustafa, Dehran Mustafa e Antonio Mustafa, 9 anni per Kole Amet ed Emin Gani. L’accusa è omicidio volontario per dolo eventuale.

Duccio Dini, ha detto il pm in requisitoria «fu vittima incolpevole, sacrificale di una incultura basata su un senso troppo forte della famiglia e su un atteggiamento di spregio verso la figura femminile». Alla base ci fu una lite per un giuramento di fedeltà che un marito pretendeva dalla moglie, ma ritenuto un affronto da padre e parenti della donna i quali, dopo un altro screzio, decisero di andare a punire l’uomo.

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