Migranti: Lamorgese difende collaborazione europea, ancora molto insufficiente

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Mentre i migranti arrivano in Italia da ogni dove, e restano per la maggior parte nel nostro paese, il ministro Lamorgese fa risaltare la nuova collaborazione europea, ancora in fase di embrione, nonostante gli accordi di Malta. «Il maggiore coinvolgimento dell’Europa nella gestione del fenomeno dell’immigrazione è stato il risultato più importante. Mi sono impegnata molto per raggiungere l’accordo di Malta del 23 settembre, i cui effetti sono stati visibili a partire dal mese di ottobre. Ho seguito questa vicenda in prima persona perché la collaborazione europea è il cardine delle nostre politiche sull’immigrazione. Ora, sottolinea il ministro spiegando il successo ottenuto con l’accordo, quando i migranti arrivano sappiamo già dove verranno ricollocati. Il paese di primo sbarco, l’Italia, si fa carico dei controlli di sicurezza e sanitari sui migranti, che vengono successivamente ricollocati negli altri stati membri nel giro di un mese e mezzo». Secondo il ministro in sostanza è stato riconosciuto il fatto che entrare in Italia significa entrare in Europa.

«Dal primo gennaio 2019 fino alla mia entrata in carica,lo scorso 5 settembre, ci sono stati 85 trasferimenti – prosegue Lamorgese – Dal 5 settembre a oggi la cifra è salita a 470 e questo indica il successo della nostra strategia. In totale, dal 1 gennaio 2019, 555 sono stati i richiedenti asilo trasferiti in Europa: 470 cioè l’85% sono partiti dopo l’accordo di Malta. Sui rimpatri gli accordi che funzionano meglio sono con Nigeria, Tunisia ed Egitto. Stiamo cercando di allargare il gruppo di governi che hanno condiviso lo spirito di Malta- aggiunge – In questa direzione un grande sforzo lo stanno compiendo la Germania e la Francia ma anche altri Paesi: la Spagna, Portogallo el’Irlanda. Non siamo un paese xenofobo – sottolinea poi il ministro rispondendo a una domanda –
sono convinta che tante paure si debbano combattere garantendo migliori condizioni di sicurezza per tutti i cittadini».

Tutto bene ma prendiamo in esame un dato importante: gli sbarchi. Dando uno sguardo al cruscotto statistico giornaliero del ministero dell’Interno risulta che dal 1 gennaio al 14 febbraio 2020 sono sbarcati 1.935 migranti rispetto ai 215 del 2019. Da settembre 2019 a dicembre 2019 ne sono sbarcati 6.336 rispetto ai 2.793 del 2018.

In totale, nell’intero periodo settembre – febbraio dei rispettivi anni, il governo giallorosso totalizza 8.271 arrivi, rispetto ai 3.008 del governo gialloverde. Hai voglia redistribuire e trasferire, la maggioranza resta sempre in Italia.

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