Fiorentina stravince in casa Samp (1-5). Con doppiette di Chiesa e Vlahovic. Bene Duncan

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C’è del cinismo a Marassi. Dove la Fiorentina vince con merito, in una giornata in cui, una volta tanto, le gira tutto bene. E coglie una cinquina che fa orgoglio e morale ed è soprattutto oro fino per la classifica. In attesa dello scontro di sabato sera, 22 febbraio, con il Milan al Franchi. E’ vero che si mette tutto bene, per i viola a Marassi. Ma le doppiette di Chiesa e Vlahovic (aiutate da un rigore a testa) chiudono, almeno per il momento, la polemica sull’attacco sterile. E la difesa si mostra pronta a e affiatata. Con un Dragowski di nuovo super, autore di alcune parate da campione. Bene il centrocampo, con un voto molto positivo per il nuovo arrivato, Duncan. Peccato per l’espulsione di Badely, arrivata a fare il paio con quella del doriano Murru. Fila tutto liscio, per la Fiorentina, fin dall’ottavo minuto, quando il difensore Thorsby mette il pallone nella sua porta, di tacco, su un traversone di Vlahovic destinato a Chiesa. Il portiere Audero non è pronto e viene infilato dall’autogol di Thorsby, quasi in lacrime. Ancora cinica, la Fiorentina, nel raddoppio su rigore: con Vlahovic. Netto il fallo di Gaston Ramirez che sovrasta Chiesa e tocca con il braccio. E non c’è niente da dire nemmeno sul secondo rigore concesso ai viola, stavolta al 40: Murru xolpisce con un una manata alla testa Pezzella in area. Irrati torna e al Var e e si riprensenta con il disegnino in aria e il dito sul dischetto. Vlahovic scalpita ma il rigore non spetta a lui. Stavolta batte Chiesa. Ed è tre a zero. Il quarto nella ripresa: buonissimo controllo di Vlahovic e poker viola. Sì, lo ripeto, Fiorentina cinica, ma brava a sfruttare le occasioni, per una vittoria condita da almeno due-tre grandi parate di Dragowski e da una buonissima partita del duo Pezzella-Caceres. Ed è indiscutibilmente buono, come detto, l’esordio di Duncan, lucido e pronto sia nell’interdizione che nella costruzione dl gioco. L’augurio? E’ quello di vederlo migliorare. Così come auguriamo alla Fiorentina di non accontentarsi di questa cinquina. Dev’essere un nuovo punto di partenza. Verso la salvezza e anche verso nuove soddisfazioni. Che Firenze merita, dopo tanti patemi

Il rigore di Vlahovic per il secondo gol viola (Foto
Violachannel)

AUTORETE – Colpo di fulmine in casa Samp: si dimette l’intero consiglio d’amministrazione, non più in sintonia con il presidente Massimo Ferrero. Aria di contestazione mentre comincia lapartita con la Fiorentina. Oltre un migliaio i tifosi viola. In tribuna d’onore Rocco Commisso, che domani, 17 febbraio, rientrerà negli Stati Uniti. Ma prima della partita ha voluto passare sotto lo spicchio di stadio dei tifosi viola. Applausi e cori di forza Rocco. Sopresa nella formazione della Fiorentina (oggi in maglia verde in onore del quartiere di San Giovanni): Iachini lascia fuori Pulgar, preferendogli Badelj e fa esordire Duncan, escludendo Benassi. Davanti, in tandem con Chiesa, gioca Vlahovic. Cutrone in panchina. Abbraccio fra Ranieri e Iachini, già allenatore e capitano della Fiorentina. Prende l’iniziativa la Samp e al 2′ Pezzella deve deviare una conclusione ravvicinata di Bertolacci. Fiorentina guardinga che all’8′, in ripartenza va in gol. Milenkovic part da metà campo, serve Vlahovic che scappa sulla destra, entra in area, la mette al centro per Chiesa che non ci arriva, ma c’è il tocco di tacco di Thorsby che spiazza Audero e la mette nella sua porta. Fiorentina inaspettatamente in vantaggio.

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Il gesto di Dusan Vlahovic, davanti alla curva della Samp, che gli è costata l’ammonizione (Foto Violachannel)

RIGORE I – Ranieri arrabbiatissimo. Samp che si butta in avanti. All’11’ provvidenziale mezza rovesciata di Lirola che anticipa Linetty e gli butta, involontariamente, il pallone in faccia. Ramirez suona la carica. Cerca ripetutamente Quagliarella, sempre ben arginato. La Fiorentina sembra troppo contratta. La Samp trova ampi corridoi e Iachini se la prende con i suoi per itroppi errori negli appoggi. Poi al 16′ Castrovilli mette al centro, Gaston Ramirez salta più di Chiesa in area ma tocca il pallone con il bracciodestro. Iarrati va al Var e concede il rigore. Batte Vlahovic, pallone a sinistra di Audero che intercetta ma non ferma il pallone che viene deviato, in sostnza, dal portiere in rete. Il centravanti della Fiorentina esulta in maniera un po’ scomposta, con le mani sulle orecchie, davanti ai tifosi della Samp: l’arbitro lo ammonisce. Poteva evitarsela, il giovane Dusan. Ammonito anche Murru che protesta. E non basta: Gaston Ramirez commette fallo su Badelj e si prende il giallo. Reagisce con un gesto evidente di protesta e rischia molto. Irrati lo perdona perchè avrebbe potuto espellerlo.

RIGORE II – Si è messa molto bene, la partita per la Fiorentina. La Samp, diciamolo francamente, si è fatta male da sola, ma la squadra di Iachini ha saputo, almeno stavolta,approfittare della situazione. Rocco Commisso, in tribuna, sorride ammicca. Pericolo al 25′ su punizione diretta di Quagliarella da 30 metri: pallone murato dalla difesa. Si fa vedere Duncan, molto attivo nella fascia centrale. Si fa applaudire, il ghanese, per un bello spunto con doppio passo e servizio per Lirola pronto al cross. Azione smorzata dalla difesa blucerchiata. Al 32′ occasionissima doriana: pallone sulla testa di Colley davanti a Dragowski, ma la conclusione è debole e centrale. Il portiere non ha problemi. Al 35′ ammonizione per Badelj che sbaglia clamorosamente un appoggio e cerca di recuperare con un fallo netto. E giustamente sanzionato. Ma al 39′ nuova svolta: Murru in area salta più in alto di Pezzella e lo colpisce alla testa. Irrati va al Var: rigore ed espulsione per il giocatore blucerchiato. Vlahovic vorrebbe andare nuovamente sul dischetto. Dalla panchina fanno ampi gesti. Castrovilli si avvicina a Chiesa: battilo te. Federico va sul dischetto: calcia bene e pallone alla sinistra di Audero e tre a zero per la Fiorentina.

DRAGOWSKI – E continua la non buona sorte per la Samp: al 44′ Dragowski esce male su Quagliarella, il quale recupera il pallone e lo manda alto. Pericolo scampato. Ma in quell’istante seconda ammonizione per Badelj per fallo su Bertolacci. Espulso il regista. Dieci contro dieci. Un attimo dopo giallo per Duncan. Ma l’attenzione è per Dragowski che respinge quasi miracolosamente su Tonelli che gira di testa in porta, in corsa. Grande parata davvero! Mischia in area viola con cinque giocatori in terra: il Var fa sapere che è solo fuorigioco. Tre minuti di recupero. Che diventano cinque. E proprio un attimo prima del fischio del riposo, Colley manda sopra la traversa un altrro pallone favorevolissimo. Che dire? Un’autorete e due rigori.

COLLEY – Sono amareggiati, i tifosi della Sampdoria. Ma i due rigori, togliamo ogni dubbio, erano netti. Nulla a che vedere, per essere chiari, con i due concessi alla Juve, due settimane fa, contro la Fiorentina. Del resto, le proteste doriane sono state assai contenute. La artita, l’abbiamo detto, si è messa bene. Non capita molto spesso, ma questa volta è successo. Fiorentina cinica. Ma va bene. In avvio di ripresa, Ranieri fa due cambi: fuori Bertolacci e Thorsny, colpevole di autorete. In campo Vieira e Jankto. Iachini ancora non tocca niente. Al 5′ altra paratona di Dragowski: Ramirez lancia Quagliarella che colpisce al volo, davanti al portiere che esce tempestivamente e devia. Grandissimo Bartolomeo! Altro giallo contro la Samp: Colley butta giù Lirola e commette un altro gesto scomposto della sua non brillante partita, segnata sioprattutto da due grandi errori sotto la porta viola.

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VLAHOVIC – Al 10′ Fiorentina, in contropiede, vicinissima al quarto gol: Dalbert da destra, tocco al ceontro per Vlahovic, chiuso al momebto del tiro, pallone a Chiesa che prende il palo. Ma il poker arriva subito dopo, al 12′: lo sigla Vlahovic, su servizio di Dalbert che riceve in area e tira di sinistro, Audero respinge corto, arriva Vlahovic che segna il suo sesto gol in campionato. E non basta ancora: al 16′ Chiesa lascia partire un tiro con il destro dalla distanza, ma coglie di nuovo il palo. L’azione prosegue e Vlahovic manca il tocco vincente su assist di Lirola.

CHIESA – Ranieri toglie Ramirez e manda in campo De Paoli. Iachini toglie Castrovilli per Pulgar e, poco dopo, Duncan per Benassi. Ma la musica non cambia. Al 33′ cinquina: ossia un super gol di Federico Chiesa, che, ricevuto un bel pallone da Lirola, da fuori area incrocia un destro imparabile per Audero. Chapeau! Iachini è contento: e richiama Federico in panchina, forse per dare un po’ di spazio a Ghezzal. Chiesa prima manda baci ai tifosi, quindi abbraccia Iachini. Soprattutto sfodera un sorriso a spaccabocca. Il periodo del broncio e dell’atteggiamento triste è passato. A questo punto non resta che amministrare il larghisssimo vantaggio. Non fanno paura nemmeno i quattro minuti di recupero. E passa quasi inosservato il gol dlla bandiera, segnato da Gabbiadini al 45′. Iachini sospira di sollievo. Ha battuto Claudio Ranieri, il suo maestro, ma soprattuto ha ridato una spinta assai positiva alla Fiorentina dopo tre brutte sconfitte consecutive. E, cosa che non guasta, fa partire felice e sorridente Rocco Commisso per gli Stati Uniti.

Sandro Bennucci

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